Regione Liguria scrive ai comuni per diversificare l’utilizzo dell’acqua per consumo produttivo o per uso alimentare
Genova – . Divieto di irrigazione e annaffiatura di giardini e prati, divieto di lavaggio di cortili e piazzali, divieto di lavaggio di autoveicoli con esclusione degli autolavaggi, divieto di riempimento di piscine private, fontane ornamentali e vasche da giardino.
Sono queste le misure di limitazione degli usi dell’acqua per finalità diverse da quelle potabili e produttive ritenute necessarie da Regione Liguria, che ha inviato ai Comuni e agli Enti di governo degli Ambiti per il servizio idrico integrato un’apposita comunicazione con le ‘linee guida’, in base alle risultanze del monitoraggio effettuato dagli Osservatori degli usi idrici, istituiti nell’ambito delle Autorità di Distretto del Po e dell’Appennino Settentrionale. Quest’ultimo tornerà a riunirsi la prossima settimana.
Dalle analisi emerge infatti in Liguria una situazione di criticità idrica, soprattutto nel ponente, e un elevato rischio per l’uso di acqua potabile a causa del perdurare dell’assenza di precipitazioni significative fin dall’autunno 2021, situazione aggravata dal periodo estivo caratterizzato dall’aumento delle temperature, dalla scarsità delle precipitazioni, dall’aumento dei consumi in ragione della stagione turistica.
“Stiamo lavorando con il Dipartimento nazionale e le altre regioni per la costruzione dello stato di emergenza nazionale – spiegano il presidente della Regione Liguria e l’assessore alla Protezione civile – Il bacino del Po è al massimo livello di severità idraulica, mentre quello dell’Appennino settentrionale è a severità media, anche se riteniamo plausibile che, dopo la riunione dell’Osservatorio in programma la prossima settimana, si passerà al massimo livello anche per questo bacino. Le previsioni al momento non sono ottimistiche. Riteniamo quindi che queste azioni siano assolutamente necessarie per prevenire un aggravamento della situazione e scongiurare nei prossimi mesi estivi il rischio di razionamenti di acqua e disagi concreti a cittadini e turisti. È bene agire fin da subito, auspicando il più presto possibile un intervento del Governo con misure specifiche”.
Regione ha invitato tutti gli Enti interessati ad assumere le azioni individuate per contenere l’uso della risorsa idrica, attuando anche un’attività di vigilanza e controllo, con relazioni quindicinali sui risultati raggiunti da inviare al Dipartimento Ambiente e Protezione Civile e ai rispettivi Enti di Governo dell’Ambito.
A giugno in Liguria si è verificata un’impennata delle temperature, sia minime che massime, con valori ben al di sopra delle medie climatologiche, con un conseguente aumento delle esigenze di utilizzo dell’acqua. Anche le portate dei corsi d’acqua sono significativamente inferiori alla media stagionale, nel ponente ligure addirittura prossime ai minimi storici. Si è registrato inoltre un significativo peggioramento nel mese di maggio, specie nell’imperiese e nel genovese, del cosiddetto SPI ((Standardized Precipitation Index), l’indicatore standard internazionale normalmente adottato per quantificare la situazione di siccità più o meno severa. Risultano in diminuzione tutti i livelli delle falde acquifere, in Liguria prevalentemente freatiche. In sofferenza idrica l’invaso del Brugneto, nell’entroterra genovese. Per quanto riguarda le precipitazioni, mediamente a Genova, da gennaio a giugno compresi, cadono 537,8 mm: quest’anno ne sono caduti 100,6. Situazione analoga negli altri capoluoghi: a Spezia su una media di 722,3 ne sono caduti 233,8. A Savona su una media di 422,3 ne sono caduti 115,6, a Imperia su una media di 327,2 ne sono caduti 90. A Imperia e Genova non piove da circa 40 giorni. Le ultime precipitazioni registrate nei capoluoghi sono state di lieve entità: 4,6 mm a Imperia; 6,2 a Savona; 1,4 mm a Genova; 1,4 mm alla Spezia.
Le previsioni stagionali su temperatura e precipitazioni elaborate dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine rivelano, tra la fine di giugno e i primi luglio, una anomalia in un’ampia zona e in particolare su Italia e Liguria. Per quanto riguarda le precipitazioni, nel mese di luglio, per la Liguria si prevedono precipitazioni sotto la media o al massimo coincidenti con la media climatologica, con temperature molto alte.
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