Disposta la custodia in carcere per quattordici indagati, arresti domiciliari per un indagato e l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria per altri due
Catania – A capo del gruppo c’era Gaetano Rizzo, detenuto nella casa circondariale di Caltagirone, che attraverso telefoni cellulari fatti entrare in carcere, sarebbe riuscito a gestire il traffico illecito servendosi degli affiliati in libertà, dando disposizioni sugli orari dell’attività di spaccio e per l’acquisto della droga.
Rizzo era già stato arrestato dai Carabinieri in flagranza di reato per detenzione di cocaina ai fini di spaccio, quando, nonostante fosse ai domiciliari, continuava l’attività di vendita di stupefacente.
Nel corso di alcune perquisizioni è stato sequestrato un “libro mastro” contenente la contabilità dell’associazione. Gli investigatori sono riusciti tramite intercettazioni e pedinamenti a ricostruire l’operatività del gruppo criminale, strutturato secondo una precisa suddivisione dei compiti, con orari e una cassa comune (l’introito complessivo si sarebbe aggirato intorno ai 10 mila euro settimanali a fronte di un presunto approvvigionamento di 14 mila euro mensili di cocaina).
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