Lo dice il rapporto del GRECO, il Gruppo di Stati contro la Corruzione creato nel 1999
Strasburgo – La Macedonia del Nord ha fatto “progressi modesti” sul fronte della prevenzione della corruzione di parlamentari e magistrati.
Lo dice il Greco, l’organo di monitoraggio del Consiglio d’Europa istituito nel 1999, evidenziando che le autorità del Paese hanno dato seguito in modo soddisfacente a 9 delle 19 raccomandazioni che gli erano state rivolte nel marzo del 2014, mentre hanno seguito solo parzialmente altre 9, e non hanno agito su una.
Per quanto riguarda il Parlamento di Skopje, l’organo di Strasburgo sottolinea che “sono in corso un certo numero di iniziative promettenti” tra cui l’elaborazione di un nuovo codice etico per i parlamentari, ma avverte che questo come altri documenti in preparazione devono essere migliorati.
Nel suo rapporto, il Greco rinnova “la preoccupazione per il fatto che il ministro della Giustizia non sia stato ancora formalmente rimosso dal Consiglio della magistratura”, mentre ritiene positiva l’entrata in vigore del codice etico per i procuratori e la nomina dei “funzionari per l’integrità” che devono fornire opinioni sui dilemmi etici non contemplati dal codice.
A questo punto, entro il 31 marzo del 2023 la Macedonia del Nord dovrà inviare al Greco un rapporto sugli ulteriori passi avanti che ha compiuto.
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