La consigliera Pd Cristina Lodi, la più votata dai genovesi, oggi ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio
Genova – Il primo punto all’ordine del giorno è la presunta ineleggibilità del Sindaco Marco Bucci per l’incompatibilità tra le cariche di primo cittadino e commissario straordinario di Governo per la demolizione e ricostruzione di ponte Morandi, basandosi su specifici pareri resi dal Ministero dell’Interno aventi ad oggetto la sussistenza o meno della causa di ineleggibilità di cui all’art. 60, comma 1, n. 2), decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Il Segretario Generale Criscuolo, dopo aver sottolineato la prassi diffusa di convivenza dei ruoli ha preso ad esempio il DPCM con cui il Sindaco di Napoli è stato nominato Commissario straordinario per la bonifica di Bagnoli. sempre Criscuolo ha affermato che afferma che la fattispecie che genera condizione di ineleggibilità è quella di commissario di Governo e non quella, come nel caso del sindaco Bucci, di commissario straordinario di Governo.
Insomma una discussione in punta di legge e di interpretazione di legge che è stata anche sottolineata negli interventi di Luca Pirondini (Movimento 5 Stelle), Filippo Bruzzone (Europa Verde-Lista Sansa-Linea Condivisa), Ariel Dello Strologo (Genova Civica), Simone D’Angelo (Partito Democratico) e Mattia Crucioli(Uniti per la Costituzione), che però ha assunto una posizione totalmente divergente dall’opposizione.
Per Pirondini i dubbi sull’ineleggibilità del Sindaco restano
Pirondini nel suo intervento, preannunciando l’astensione, ha dichiarato che “Sull’ineleggibilità di Marco Bucci, i dubbi permangono e i quesiti continuano ad accavallarsi con il rischio di gettare Genova nell’incertezza. Nonostante i tre pareri “autorevoli” e favorevoli al neoeletto sindaco, al quale rinnoviamo l’augurio di buon lavoro ma al quale contestiamo tuttavia la non condivisione di suddetti pareri, resta il nodo della sentenza del Tribunale di Milano che di fatto ribalta quanto dichiarato oggi in Aula dal segretario Criscuolo. I margini di incertezza, infatti, non sono stati affatto fugati, anzi richiamando la sentenza milanese rammentiamo che un’ordinanza vale di più di qualunque parere: il Tribunale di Milano, infatti, aveva espressamente affermato l’equiparazione delle figure di commissario e commissario straordinario ai fini dell’ineleggibilità.
Grave che i pareri non siano stati inseriti sul sito insieme al parere del segretario. L’inammissibilità del nostro ordine del giorno – che molto semplicemente chiedeva di rendere pubblici i suddetti pareri presentandoli al Consiglio comunale nel corso della seduta odierna e pubblicandoli sul sito ufficiale del Comune specificando le date in cui sono stati richiesti e quelle in cui sono stati rilasciati e da chi – presuppone un inizio di politica tutt’altro che trasparente. Come peraltro continua a non essere trasparente su infiniti aspetti, primo dei quali i conti, reali, di Euroflora 2022″.
A questa richiesta di chiarezza il Segretario generale Criscuolo ha risposto che gli atti saranno resi pubblici ma che “lo strumento adeguato sia quello dell’ accesso agli atti”, dichiarando inammissibile la richiesta dell’unico pentastellato rimasto in Sala rossa.
La discussione iniziata in campagna elettorale non è mai stata risolta prima del voto
Filippo Bruzzone, neoeletto nella nella lista Europa Verde con Sansa – Linea Condivisa, ha sostenuto che :” La discussione iniziata in campagna elettorale non è mai stata risolta prima del voto. E si è arrivati così al Consiglio comunale di oggi con la lettera formale inviata dai consiglieri d’opposizione al segretario generale del Comune per un passaggio politico ufficiale con il voto sulla delibera che convalida gli eletti.
In estrema sintesi da una parte c’è l’articolo 60, comma 1 del Tuel che prevede l’ineleggibilità a sindaco e a consigliere comunale dei commissari di governo nel territorio nel quale esercitano le loro funzioni e dall’altra la tesi di Bucci e del segretario generale del Comune che ritengono eleggibile il sindaco in quanto il suo ruolo di commissario sarebbe “straordinario”.
In questo contesto i consiglieri eletti con la lista Europa Verde con Sansa – Linea Condivisa, Francesca Ghio e Filippo Bruzzone, hanno scelto di astenersi dal voto.
Una questione di diritto
Ariel dello Strologo, che di professione fa l’avvocato, nel preannunciare l’astensione, sottolinea che “La questione che si discute oggi è una questione di diritto. Rimane un dubbio di fondo strettamente tecnico. Qualche pronuncia c’è e mi riesce strano che in questi pareri non si sia confutato il parere del tribunale di Milano sulla vicenda di Sala. Insisto sul fatto che il tribunale di Milano ha equiparato le cariche e sottolineato che il commissario di governo è una carica che è stata abolita e che il commissario straordinario è la unica carica rimasta e si deve inserire nell’ articolo 60. Perché questo pareri non menzionano la decisione del tribunale di Milano?
Il Sindaco si assuma la responsabilità nei confronti dei genovesi
Simone D’Angelo, capogruppo del PD fa subito chiarezza sul fatto che porre il dubbio dell’ineleggibilità non è voler sovvertire o non riconoscere il risultato elettorale che ha riconsegnato la città a Bucci per altri 5 anni, ma un atto di presunzione del neo eletto Sindaco il cui costo, in caso di commissariamento, verrà pagato da tutti i cittadini. Anche il PD ha poi dichiarato l’astensione.
Crucioli: “Non voglio ci siano ombre su queste elezioni e voterò a favore di questa delibera”
Mattia Crucioli ha invece puntato il dito contro l’opposizione dichiarando: “Il primo Consiglio comunale è iniziato col teatrino di Pd e Movimento 5 Stelle, che amano prendere in giro gli elettori in favore di telecamere. Mentre a Roma il Governo giallo-rosso ha prorogato al sindaco Bucci l’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione del ponte, con tanto di parere favorevole del ministro PD Lamorgese e dell’avvocatura dello Stato, a Genova gli stessi partiti sollevano dubbi, non sull’inopportunità politica (elemento peraltro condivisibile), ma sulla questione tecnica. Una polemica infondata, messa in piedi da chi vuole essere di lotta e di Governo. Non voglio ci siano ombre su queste elezioni e voterò a favore di questa delibera”.
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