La denuncia, con supporto fotografico, arriva dal senatore Nicola Morra, Presidente della Commissione parlamentare antimafia
Briatico – Non serve andare fino in Calabria per trovare amministratori pubblici, sindacalisti, liberi professionisti o dipendenti pubblici o vigili urbani, a matrimoni, funerali ,battesimi. Abbiamo in archivio molte immagini di baci, abbracci e ossequi nei confronti del presunto mafioso locale da parte di personalità pubbliche. Le riunioni di famiglia servono ai mafiosi per contarsi, per capire chi è amico, per tenere un collegamento con la società civile, ma soprattutto per dimostrare pubblicamente la devozione degli amministratori pubblici che poi devono distribuire appalti in cambio di prebende.
Non molto tempo fa il funerale di un boss e la relativa giostra di baci e abbracci sanciva anche il passaggio del bastone del comando. Oggi questo non succede quasi più, perchè gli accordi sulle successioni avvengono in privato.
Questa volta la denuncia, con tanto di supporto fotografico, arriva dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia.
Teatro della vicenda il comune costiero di Briatico, nel vibonese, attualmente guidato dal sindaco Lidio Vallone, espressione di una lista civica. L’Ente è stato sciolto in passato già tre volte per infiltrazioni mafiose: nel 2003, nel 2012 e l’8 maggio 2018.
Lo sposo imputato nel processo “Rinascita Scott”
Il 27 giugno scorso, nella chiesa principale di Briatico, si è celebrato il matrimonio fra Martina Accorinti, figlia di Antonino Accorinti, ritenuto il boss dell’omonimo clan, e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso “Rinascita-Scott” per narcotraffico internazionale e spaccio, unitamente al cugino Giovanni Sicari.
Lo zio imputato per l’omicidio di Raffaele Fiamingo
Nello stesso processo “Rinascita Scott” è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso. Al matrimonio, sostiene Morra col supporto di una foto, era presente anche l’assessore comunale di Briatico Nicola Mobrici.
Da qui, le domande poste da Morra: “Il sindaco Lidio Vallone ne era a conoscenza? E la Prefettura di Vibo Valentia? Il ricevimento si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già posto, in passato, sotto attenzione dalla Prefettura?
È normale che un assessore di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott? Il sindaco Lidio Vallone ed il prefetto di Vibo Roberta Lulli cosa ne pensano?”.
L’assessore e i condannati
Morra rileva che nella foto all’esterno della chiesa di Briatico sono “inoltre presenti, oltre all’assessore Mobrici, il fratello della sposa, Antonio Accorinti, condannato a 12 anni, ed il cognato Salvatore Muggeri, condannato a 7 anni”.
In tutte e tre le relazioni di scioglimento è emerso il condizionamento del clan Accorinti sugli amministratori
“Nell’aprile del 2016 – afferma Morra – la Dda di Catanzaro ha fatto scattare l’operazione antimafia ‘Costa Pulita’. Nel giudizio con rito abbreviato, Antonino Accorinti e’ stato condannato a 14 anni e 8 mesi, il figlio Antonio a 12 anni, il genero Salvatore Muggeri a 7 anni.
Sono stati condannati anche gli altri presunti affiliati al clan. Il processo d’appello è ancora in corso e nel frattempo tutti gli imputati sono ritornati in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare. Con il rito ordinario si trova invece sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo (primo grado) Greta Accorinti, altra figlia di Antonino Accorinti.
Il Comune di Briatico ha dato un segnale forte, l’assessore Mobrici pure
In entrambi i processi ‘Costa Pulita’ (ordinario e abbreviato) il Comune di Briatico si è costituito parte civile, cioè si e’ affidato ad un avvocato per affiancare in aula la pubblica accusa (Dda di Catanzaro) nel chiedere l’affermazione della responsabilità penale al clan Accorinti sotto processo. Nel settembre del 2020, dopo due anni di commissariamento per mafia, è stato eletto sindaco di Briatico Lidio Vallone che ha nominato quale suo assessore Nicola Mobrici con deleghe alle Politiche sociali e giovanili, allo sport, agli spettacoli, al lavoro ed all’impiantistica sportiva.
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