Rampelli (FdI), stop alle pagliacciate, stralciare le norme
Roma – Nel confronto politico e sindacale di questi giorni sull’articolo 10 del Decreto concorrenza che ha messo in agitazione i tassisti in tutta Italia è intervenuto anche il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
“Basta pagliacciate contro i tassisti, l’Italia non prenda ordini dalle multinazionali straniere e Draghi non si faccia condizionare da Ueber come Macron. L’Unione europea non contempla di agire sul trasporto pubblico non di linea, che segue tariffe stabilite da organi pubblici e quindi non si capisce cosa c’entri con la concorrenza. E comunque qui si sta cercando di togliere lavoro e conseguenti guadagni a chi sgobba al volante giorno e notte, svolgendo anche un servizio rischioso. Non e’ giusto togliere loro un pezzo di mercato per consegnarlo ai centralisti esterni di una piattaforma digitale che intasca soldi sfruttando il lavoro degli altri. Se questo servizio è già contemplato dai tassisti ed è efficiente e quindi gli utenti sono ben serviti, per quale motivo si deve sottrarre a chi sgobba e trasferire gli importi relativi sul conto di Uber? Basta pagliacciate contro i tassisti, venga subito stralciato l’art. 10 dal DDL Concorrenza”.
Petardi e fumogeni, la Polizia blinda Palazzo Chigi
E su petardi e fumogeni a Roma che hanno obbligato le forze dell’ordine a blindare Palazzo Chigi, il segretario generale della UIL Pier Paolo Bombardieri ha voluto sottolineare che il sindacato è sempre favorevole alle manifestazioni pacifiche, cercando così di minimizzare i momenti di tensione che si sono veritìficati in alcuni momenti della manifestazione. Ha poi aggiunto che il sindacato “ha sempre insistito sul fatto che sia necessario riscrivere l’articolo 10 del disegno di legge sulla concorrenza, e sulla necessità di “diversificare il noleggio con conducente dal lavoro dei tassisti”. Proposta già peraltro avanzata da Teresa Bellanova quando ricopriva il ruolo di Ministro dello Sviluppo economico.
Landini CGIL
Landini, segretario della CGIL ha voluto sottolineare che la posizione del suo sindacato va dalla possibilità di stralciare l’articolo 10, “per trovare una soluzione ai problemi” ma con la consapevolezza di dover fare i conti con “tutta l’evoluzione che nel c’è settore, sul terreno dell’innovazione digitale.
Luigi Sbarra CISL
Il “Braccio di ferro non serve a nessuno e penso che il Governo farebbe bene a discutere e a dialogare con le rappresentenze dei tassisti e dei lavoratori, per giungere a soluzioni equilibrate e condivise. Ci sono ancora i tempi per ragionare, anche nella prospettiva di trovare un giusto equilibrio su quest’articolo 10″ del testo sulla concorrenza all’esame della Camera”.
Così ha dichiarato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra che però ha chiesto anche chiarimenti su Uber Files.
A Milano solo corse di utilità sociale. Il presidio rimarrà finche non arrivano risposte
A Milano, altra piazza in cui i tassisti sono in assemblea contro il DDL concorrenza, ma che comunque effettuano solo corse di utilità sociale verso ospedali o per persone con problemi fisici, i lavoratori hanno hanno dichiarato che rimarranno fermi fino a quando il Governo non darà delle risposte”
Dalla giornata di ieri e per i prossimi due giorni almeno i rappresentanti delle associazioni Taxi milanesi, unitamente a quelle provenienti da tutte le altre città italiane – spiega Emilio Boccalini, vicepresidente di Taxiblu – saranno a Roma dove nella giornata di giovedi’ presumibilmente si terrà il voto sull’ articolo 10 del Ddl concorrenza che rischia di cancellare la categoria se non verrà stralciato.
Il DDL in prima stesura non prevedeva nè Taxi, nè TPL
“Un voto cruciale per i destini di diverse migliaia di lavoratori. In queste ore abbiamo avuto modo di incontrare diverse delegazioni di partiti politici, i quali in larga parte se non praticamente tutti, ci stanno manifestando la loro vicinanza, riscontrabile nei tanti emendamenti presentati nelle scorse ore proprio all’ articolo 10 del Ddl concorrenza. Segnalo inoltre – sottolinea Emilio Boccalini – che in queste ore abbiamo appreso che il Ddl in oggetto in prima stesura non prevedeva nè Taxi, nè TPL aggiunti poi all’ ultimo prima della presentazione da parte del Governo.
Cosa che non si spiega dato che la materia era regolamentata dalla Legge 12/19 sulla quale anche l’Unione Europea si era positivamente espressa nei confronti dell’Italia per essere riuscita a trovare un punto di equilibrio tra Taxi e il servizio di noleggio con conducente.
Ma non tutte le voci della politica e del sindacato stanno con i tassisti
Valerio Federico, della segreteria di “ Più Europa” ha voluto sottolineare che “la vicenda delle proteste dei tassisti è paradigmatica rispetto al governo Draghi: da una parte il Presidente del Consiglio, le forze liberali e riformatrici come +Europa/Azione, la vera concorrenza, come si intende nei paesi UE e negli USA, e dall’altra parte le cornacchie di destra e sinistra in cerca di consenso da parte di corporazioni varie mobilitate in difesa delle proprie rendite a danno dei cittadini, e che votano un provvedimento in Senato per poi chiedere di eliminarlo davanti ai blocchi dei tassisti, mettendo in difficoltà il governo”.
Valerio Federico ha poi aggiunto che serve maggiore concorrenza che porterebbe a costi più contenuti.
“Dobbiamo prendere esempio da altri paesi, dalle grandi città dell’occidente, che crescono e che guardano alle opportunità dei cittadini e non a quelle di pochi interessati e organizzati”.
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