Poi sugli extracosti precisa che “alcuni prezzi, anche dell’energia, stanno rientrando come speravamo”
Genova – Dopo che la prima gara è saltata per il ritiro di entrambe le cordate, “le imprese sono state nuovamente invitate entro domani a offrire le loro proposte” riguardo a quella che è la più grande opera del Pnrr, la diga foranea del porto di Genova. “Domani faremo il punto della situazione”.
A dirlo, a margine della visita nello stabilimento genovese di Fincantieri, è il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, che poi sul tema più caldo, quello degli extracosti, precisa che “alcuni prezzi, anche dell’energia, stanno rientrando come speravamo, anche se restano molto elevati”.
“Il problema, aldilà della diga di Genova, è già stato affrontato dal governo e questo tipo di interventi saranno ancora rafforzati per assicurare che tutte le gare, in particolare del Pnrr, non vadano deserte ma al contrario procedano. Per quello che riguarda il reperimento delle risorse – ha detto ancora Giovannini – molte sono già state reperite con gli interventi di questi mesi, oltre 10 miliardi sul 2022 per consentire alle gare di partire con i prezzi giusti. Nei prossimi giorni daremo anche notizia delle centinaia di gare di cui è competente il ministero che sono in fase di realizzazione. E’ importante anche vedere l’intera foresta e non guardare al singolo albero – ha concluso -, anche se naturalmente la diga di Genova è un’opera iconica e assolutamente fondamentale”.
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