Brunetta, Carfagna e Gelmini pronti a entrare in Azione?
Roma – Non esclude l’alleanza con il Pd alle prossime elezioni “su una base comune di valori e programmi, riassumibili nell’agenda Draghi” per creare un “fronte largo per battere le destre. E se vinciamo, indichiamo Draghi premier”.
Così il leader di Azione, Carlo Calenda, alla vigilia del lancio del programma insieme a +Europa. Calenda annuncia che farà delle richieste a Letta: “Ci vuole rispetto reciproco nella differenza – sottolinea – dovrebbe essere un polo europeista e democratico, con un’area liberal e una socialdemocratica. Non un listone unico”. E ribadisce: “Letta deve domandare a tutti i suoi compagni di strada se sono d’accordo con l’agenda Draghi. Se uno dice no all’invio di armi in Ucraina e un altro dice che non vuole il rigassificatore, di che parliamo?”.
Secondo Calenda “se c’è una cosa imparata da Draghi è che ci si allea per fare delle cose, non contro qualcuno”. E intanto oggi, con Più Europa, Azione presenterà il suo manifesto. Sono “le nostre idee e su quelle apriremo un dialogo, ma non si può pensare che si risolva tutto con una coalizione contro qualcuno”. Poi sulla proposta avanzata da Brunetta di un listone repubblicano sottolinea: “Non deve essere un listone, ognuno deve andare con i suoi programmi e con le sue liste”. Alla domanda se Brunetta, Carfagna e Gelmini entreranno in Azione dice: “Mi auguro che lo facciano Carfagna e Gelmini, Brunetta non l’ho sentito. Ma il punto è questo: noi siamo inclusivi partendo dai contenuti”.
Calenda apre uno spiraglio anche su Renzi: “Nel momento in cui si ipotizza un fronte repubblicano non si deve chiudere a nessuno. Poi è chiaro che le differenze con lui restano – evidenzia -. Ma nessun veto su Renzi in un fronte ampio in cui ognuno mantenga la sua specificità”.
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