Forza Italia ridotta a costola di Salvini
Roma – Due mesi esatti al voto per le politiche e centomila volontari da mobilitare sui territori a partire dalla rete capillare del Partito Democratico in ogni provincia italiana. Andando dalle persone: in vacanza ma anche e soprattutto nei luoghi del disagio e delle solitudini. Nelle grandi aree metropolitane come nei piccoli centri.
Parte così la campagna elettorale del PD: “Casa per casa, con umiltà” dice Letta, che domani in Direzione Nazionale chiederà allo stato maggiore dem di supportare il suo piano per contendere alla “peggiore destra di sempre” la guida del Paese per i prossimi cinque anni.
“Sarà una sfida tra noi e la Meloni. E il Pd è al lavoro nel solco della serietà e del patriottismo di Mario Draghi, e con una agenda democratica e progressista”. Con la disponibilità, aggiunge il leader dem, a parlare con tutti, da Calenda a Fratoianni, in nome dell’interesse nazionale. E anche a ricercare il consenso dei tanti elettori del centrodestra delusi dalla radicalizzazione di Forza Italia, ormai costola di Salvini e ridotta al cerchio magico intorno a Berlusconi.
Dunque, prima di tutto confronto sulle idee. Sostenibilità ambientale, lavoro, giustizia sociale, diritti. Quelli che, insomma, sono la litania del centrosinistra ormai da anni.
Competizione a sinistra su questi temi? Dal Nazareno tagliano corto: “La gara a chi è più progressista non ci interessa. Il Pd non si iscrive al concorso per il Mélenchon italiano. Contano le storie personali, la cultura politica e anche le scelte recenti. Registriamo solo che se milioni di italiani non abbienti non avranno una mensilità in più a fine anno col taglio delle tasse sul lavoro è perché M5S, Lega e FI hanno anteposto calcoli di parte all’interesse dei più fragili. Se non ci sarà entro dicembre il salario minimo per tanti lavoratori poveri e sfruttati è per questa scelta gravissima e sbagliata”.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta