Lotti: “Io escluso, per Letta nomi di calibro superiore a mio”
Liste di ferragosto per il PD, che brucia sulla griglia nomi che fino ad oggi sembravano importanti.
Uno dei sacrificati è Luca Lotti che un po’ stizzito in un post ha dichiarato: “Ho sempre agito per il bene del mio territorio e del mio partito . Non ho condiviso la scelta di tanti amici nel 2019 di uscire dal Pd e anche grazie a quella decisione il Partito democratico è rimasto presente in Parlamento dove, lo dicono i numeri, rischiava invece di sparire. Ecco perchè fa male in queste ore ascoltare inutili polemiche e fake news sulle motivazioni della mia mancata ricandidatura, così come leggere assurde ricostruzioni in cui si prova a far credere che a scegliere sia stato il territorio. In Toscana sappiamo tutti come sono andate le cose”.
Lotti aggiunge anche anche: “Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso. Aggiungo solo una riflessione. Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo”.
Lotti ha anche sottolineato che il PD è la sua casa, ma a un mese dalle elezioni politiche chissà se riceverà qualche offerta.
Ma il dato politico più interessante è il voto contrastante per le liste dei candidati approvate ieri in serata dalla Direzione nazionale. Con 3 voti contrari e 5 astenuti Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, mentre Carlo Cottarelli sarà capolista al Senato a Milano. Ma la sorpresa è la candidatura come capolista in Europa del microbiologo Andrea Crisanti, uno dei personaggio più gettonati in televisione durante la crisi pandemica.
Monica Cirinnà fa politica solo se è certa di vincere. Infatti ha annunciato di rinunciare alla candidatura perchè la Direzione le ha “proposto un collegio elettorale perdente”.
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