Ultime battute per le liste elettorali, il PD ripesca Ceccanti a Pisa, Lotito con FI in Molise
Sono momenti di grande confusione e di cambiamenti repentini. Le offerte di alleanza si sprecano, come quella di Conte con il PD, che però poi ci ripensa.
Ma se nel centro sinistra Enrico Letta spiega ai suoi che con il taglio dei parlamentari i posto si sono ridotti, nel centro destra la leadership di Giorgia Meloni procura qualche mal di pancia a Salvini che non vuole farsi rubare la scena.
Meloni in tv per il Centro destra in un confronto con Letta? Il leader del Carroccio sottolinea che sarebbe più efficace che “tutti potessero confrontarsi con tutti” e poi ha agginìunto: “Io spero che sulle televisioni pubbliche e private tutti abbiano modo di confrontarsi con tutti. Io con Letta mi confronterei domani mattina, ma questo vale per Renzi, Di Maio e chiunque altro”.
Sulla flat tax Salvini ha specificato che in prima battuta sarà applicata a chi guadagna meno. “Se vince Salvini l’indomani tutti pagano il 15%”.
Sgarbi contro Casini a Bologna
A contrastare Casini a Bologna, che ricordiamo corre per il PD, ci sarà Vittorio Sgarbi, Tremonti sarà candidato di Fdi, Lotito al Senato in Molise con Fi.
Il Pd ripesca il costituzionalista Stefano Ceccanti, già deputato eletto nelle liste del Pd la scorsa legislatura, che nel collegio uninominale di Pisa alla Camera, al posto di Nicola Fratoianni.
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Letta e i ricatti
Ospite a Radio24 Letta ha dichiarato, non senza un certo disappunto che “Io sapevo benissimo che era tutto difficile per il motivo molto semplice che è la prima volta che si vota con una riduzione del numero dei parlamentari. C’è un terzo dei seggi in meno. Quindi la strettoia è enorme e non c’è stato il tempo per fare quello che avrei voluto, fare cioé le primarie. Io ho ricevuto tante richieste dai territori, candida questo perché se non lo candidi se ne va da un’altra parte: chi si vuole candidare con questi ricatti può passare tranquillamente dall’altra parte”.
Lupi: “Noi già oltre il 3%”
“Nessuno ha il copyright del centro o del moderatismo. Loro intanto sono una lista e non una coalizione, segno che hanno paura di non raggiungere il 10%. Noi siamo il pilastro moderato e di centro della coalizione”.
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