L’uomo era “messo alla prova” per un episodio di taglieggiamento avvenuto tra Montecarlo e Savona nel 2014
Savona – I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Savona hanno arrestato, ieri pomeriggio, Francesco Fotia, pluripregiudicato e sorvegliato speciale.
L’ordine di carcerazione riguarda una condanna a 2 anni e 6 mesi che il quarantanovenne doveva scontare per una tentata estorsione avvenuta tra Montecarlo e Savona nel 2014. L’uomo, in concorso con altre due persone, aveva minacciato un cittadino italiano con il quale era in corso un procedura di risarcimento per un sinistro, al fine di ottenere, senza averne titolo, 50mila euro, minacciando gravi conseguenze per la sua incolumità e per quella dei suoi familiari.
L’arrestato, esponente di spicco della nota famiglia savonese vicina alla ‘ndrangheta, accusato del reato di tentata estorsione era stato sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
Recentemente, però, è risultato coinvolto in un’altra indagine, condizione che ha portato la magistratura di sorveglianza di Genova a emettere un provvedimento restrittivo ripristinando la custodia in carcere.
L’ordine di carcerazione, infatti, è stato disposto dopo un’articolata attività investigativa della Squadra Mobile di Savona coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Genova che il 26 luglio scorso aveva arrestato il fratello Pietro per il reato di turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso perchè, sfruttando l’acquisita fama criminale e la contiguità alla ‘ndrangheta, avrebbe influenzato l’esito di una procedura immobiliare.
Gli sviluppi delle indagini e le perquisizioni eseguite hanno portato gli inquirenti a indagare anche Francesco Fotia per i medesimi gravi reati e questa circostanza ha portato alla revoca dell’affidamento in prova e all’arresto. Oggi il quarantanovenne si trova nel carcere di Marassi.
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