Rapine, aggressioni, molestie, la sicurezza sui treni è al centro della protesta dei sindacati
Roma – Rissa sul regionale per Ancona dove è rimasta colpita una capotreno. Era l’11 agosto, ma la lista è lunga e l’ultimo episodio è stato qualche giorno fa sul treno Rimini Ravenna, dove un capotreno è stato colpito da un passeggero senza biglietto.
In provincia di Monza Brianza le forze dell’ordine hanno arrestato una baby gang che minacciava i pendolari e derubava i ragazzi che in treno andavano a scuola a Seregno.
Insomma, la situazione è diventata insostenibile e in una nota i sindacati hanno denunciato che “a seguito della escalation di aggressioni registrate nel mese di agosto non c’è stato da parte dei datori di lavoro, a partire dall’aumento delle risorse fino al supporto del personale di front line, nessun intervento.
Non abbiamo registrato neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte su daspo trasporti e revisione della normativa in essere, avanzate dalle parti sociali. La gravità e l’intollerabilità delle numerose e violente aggressioni – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa – non consentono indugi e necessitano urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumita’ delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie”.
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