Putin: “Né gas, né petrolio, né carbone. Niente” ai paesi che applicheranno il Price cap
Vladivostock – Il presidente russo Vladimir Putin pensa che la Russia dovrebbe fare ciò che serve ai suoi interessi senza rispondere in natura alle restrizioni sui visti contro i cittadini russi. Anzi, contrariamente al suo ministro degli esteri Sergey Viktorovich Lavrov, invece di ribattere colpo su colpo nella guerra dei visti di ingresso nei paesi europei, propone un ampliamento de3l rilascio di visti turistici per entrare in Russia, sottolineando che il Paese ne trarrebbe un grande vantaggio.
Ma il tema caldo dell’Economic Forum di Vladivostok è stato il gas e in genere la crisi energetica europea. Se da una parte, la nostra, si chiede un tetto al prezzo del gas, Putin Jha chiaramente minacciato di tagliare le forniture a chi applicherà il price cap.
Nel merito dell’invasione dell’Ucraina ha dichiarato che la Russia non ha perduto nulla “e nulla perderemo. Il principale risultato è un rafforzamento della nostra sovranità, del nostro Paese dall’interno”.
A questo punto si sarebbe anche liberi di pensare che le sanzioni abbiamo sortito poco effetto e nonostante la globalizzazione dei mercati, a quanto pare il mondo è ancora abbastanza grande per fornire alla Russia mercato con cui fare affari. E in effetti il futuro economico del mondo si chiama Asia e Putin lo sa bene.
Sulle sanzioni e sul costo del gas, Putin ha dichiarato che ” basta guardare una carta geografica per capire che la Russia non si può isolare. Ma non solo, ha minacciato di interrompere le forniture di gas e petrolio a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull’energia russa. “Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente”.
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