Alcune regole elementari molti le seguono da anni, come risparmiare acqua, non lasciare la tv in standby o non accendere il riscaldamento se non è proprio necessario
Staccare i cavetti di ricarica, usare la pentola a pressione, utilizzare lampadine a basso consumo, fare la doccia in pochi minuti, recuperare l’acqua di bollitura per inaffiare le piante. Pochi accorgimenti che però ridurrebbero i consumi di qualche punto percentuale, limiteremmo le emissioni di Co2 e la bolletta sarebbe più leggera.
L’Italia importa quasi tutto il gas che utilizziamo attraverso 5 principali fornitori
L’Algeria, che dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha sostituito la Russia, ha già aumentato in misura significativa le sue forniture, da 16 Gmc/a, riferito agli anni 2015-2019 a 23 che potrebbero arrivare a 30 se l’Algeria riuscisse ad aumentare la produzione.
La seconda fonte di approvigionamento è il TAP che trasporta il gas dall’Azerbaijan, e che ha raggiunto la sua portata massima. I tecnici stanno studiando la possibilità di raddoppiare i flussi ma i tempi di realizzazione, considerando l’emergenza sono lunghi, circa 4 anni.
La Libia sarebbe un’alternativa al gas russo, per la vicinanza e per i giacimenti, ma qui il problema è l’instabilità politica.
Altri fornitori minori sono in ambito europeo, ma quando aumentarà la necessità di gas in Europa a noi ne arriverà una quantità risibile rispetto al fabbisogno.
In ultimo la Russia che è stata per anni un nostro fornitore privilegiato con il 40% delle importazioni, e che adesso minaccia di chiudere i rubinetti totalmente.
La situazione, è complicata e quindi una delle soluzioni, nella speranza che i rapporti internazionali si normalizzino e la guerra in Ucraina finisca, è ridurre i consumi e sperare in un inverno mite.
Le ripercussioni sono arrivate immediatamente a toccare il portafoglio degli italiani. Al netto delle speculazioni, ma di quelle speriamo che possa occuparsene la magistratura, la bolletta del gas è raddoppiata.
Come fare per avere una bolletta più leggera?
La ricerca di un fornitore più conveniente è una chimera. Ma in famiglia si può intervenire modificando alcune abitudini come abbassare il riscaldamento di casa di un paio di gradi (salvo i casi in cui non si può fare per la presenza di persone malate o bambini) che porterebbe a un risparmio stimato intorno all’8%. Soprattutto nelle zone più miti, abbassare la temperatura sarebbe un vero toccasana per il portafogli. Se applicassimo questa pratica a livello nazionale si potrebbero risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas all’anno. (Fonte: Altroconsumo).
Una doccia ridotta di un paio di minuti porterebbe a un risparmio del 10% sui consumi. Una famiglia di 4 persone alleggerirebbe la bolletta mediamente di 50 euro.
La lavatrice a pieno carico e a bassa temperatura porterebbe a un risparmio di 12-15 euro all’anno, la lavastoviglie a pieno carico e con un programma a risprmio energetico farebbe risparmiare circa 60 kWh, pari a circa 22 euro all’anno.
In molte case ci sono più televisioni, anche se la voce di un conduttore tiene compagnia, accenderle tutte è uno spreco che non possiamo più permetterci. Lo stesso vale per le luci negli ambienti che non utilizziamo. Il frigorifero va chiuso subito dopo aver preso quello che ci serve.
Staccare i caricabatterie dalle prese se non utilizzati, spegnere lo standby dagli aparecchi tramite una multipresa con interruttore, porterebbe a un risparmio annuo di 180 milioni kWh.
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