Montano le polemiche per la mancata allerta. Pasini (Cnr), fenomeni difficili da prevedere
I sindaci delle città colpite dalla bomba d’acqua di stanotte, stanno denunciando il fatto che le Marche fossero escluse dalle previsioni.
Il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che : “Le Marche erano escluse dalle previsioni”.
A Castelleone di Suasa, comune della provincia di Ancona che sorge su un colle alla destra del fiume Cesano, la situazione è “apocalittica” dichiara il sindaco Carlo Manfredi che aggiunge: “L’allerta meteo regionale era gialla per le zone 1 e 3, quindi le zone appennininche.
Una allerta normale, ma la portata di acqua caduta, quella di un anno, non era prevista. Nel nostro territorio non era tanta quella che è caduta, ma quello che ha portato giù dal monte ha creato il problema”. La zona e’ isolata, “non abbiamo possibilita’ di attraversamento con l’altra vallata. Dobbiamo verificare – conclude – la stabilita’ in alcuni punti delle strade e in altri queste sono ostruite”.
Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr e docente di Fisica del Clima dell’Università di Roma, in merito al fatto che ieri la protezione civile ha diramato un’allerta arancione mentre poi sono caduti 420 millimetri in due ore ha dichiarato che “è probabile che ci sia qualcosa da aggiustare nella catena operativa e utilizzare modelli più evoluti però è anche vero che questi fenomeni così localizzati sono difficili da prevedere. Si può dire qual è il rischio ma non possiamo dire dove e che quantità pioverà”.
Sono in corso le operazioni di ripristino della viabilità
Sulle strade statali 256 “Muccese”, SS361 “Septempedana” e sulla SS76 “della Val d’Esino” si sono verificati allagamenti e qualche colamento fangoso, che hanno comportato difficoltà alla circolazione durante la notte. Sulla SS502 “di Cingoli” dal km 17 al km 36 si sono verificate diverse frane su cui sono ancora in corso interventi del personale Anas.
Proseguono gli interventi del personale Anas (Gruppo FS Italiane) per ripristinare la circolazione sulle strade colpite dall’eccezionale nubifragio che ha interessato l’Appennino umbro-marchigiano. I tecnici sono inoltre impegnati in attività di controllo dei ponti e viadotti per verificare eventuali danni alle strutture. Durante la notte il personale Anas è anche intervenuto unitamente ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine per liberare alcuni automobilisti che erano rimasti bloccati in tratti interclusi da frane lungo il tratto umbro della Flaminia.Al momento resta chiusa la strada statale 3 “Flaminia” tra Scheggia (PG) e Pontericcioli (Cantiano, PU) per una serie di frane e smottamenti che hanno interessato l’arteria per un’estensione di circa 6 km. Gli interventi, avviati nella serata di ieri e proseguiti nella notte, stanno continuando al fine di rimuovere tutto il materiale franato e verificare le condizioni di stabilità delle pendici per ripristinare la circolazione in sicurezza.
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