I Vigili del Fuoco, proseguono le ricerche dei tre dispersi, due a Barbara e uno a Fabriano
Ancona – “Quel che è successo non è stato un evento straordinario, e la sfortuna non c’entra”. A dirlo è Piero Farabollini, ex commissario per il terremoto nelle Marche, sottolineando che dal 2014, dopo le alluvioni a Senigallia, è stato fatto poco.
Farabolini, che è anche presidente dei geologi marchigiani, ha poi aggiunto che certi fenomeni non possono essere considerati eccezionali e fanno parte della nostra normalità”. E la ricetta per evitare vittime e danni è sempre la stessa, tenere puliti i letti dei fiumi, non costruire nelle zone alluvionali, alzare gli argini.
Anche Mario Tozzi, geologo noto per i suoi programmi televisivi, è dell’opinione che il cambiamento climatico vada gestito per evitare i disastri come quello marchigiano.
“Dobbiamo aspettarci fenomeni così anche fuori stagione e bisogna spostarsi dalel zone pericolose e rinaturalizzare il territorio. All’alba del XXI secolo le catastrofi naturali non esistono più, esistono gli eventi naturali che diventano catastrofici solo per causa nostra”.
Intanto a Pianello, una delle frazioni più colpite, gli abitanti cercano di salvare il salvabile nelle case e rendere percorribili le strade.
Sono 400 i vigili del fuoco al lavoro che hanno portato a termine più di 400 interventi per mettere in sicurezza le abitazioni e rimuovere i detriti. Conclusa già ieri sera l’operazione di rimozione dei tronchi sotto il ponte della ferrovia a Senigallia e alle 2.20 è stata riaperta la linea ferroviaria . Proseguono le ricerche dei tre dispersi, due a Barbara e uno a Fabriano, in provincia di Ancona.
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