Unione Popolare è il voto utile per dare voce a chi non ha voce
Genova – Stamattina tappa genovese per Luigi De Magistris, capo politico e portavoce di Unione Popolare, che davanti al varco Etiopia del porto di Genova ha incontrato attivisti, giornalisti, ma soprattutto il lavoratori portuali del CALP, che da molto tempo si oppongono alle navi delle armi che attraccano nello scalo genovese.
“Volevo portare la solidarietà a chi ha fatto una scelta coraggiosa di non imbarcare armi verso l’Ucraina perché è un atto di obbidienza all’articolo 11 della Costituzione. L’Italia ripudia la guerra e mandare armi significa violare la Costituzione.”
PNRR
Sul PNRR, De Magistris avanza il sospetto che i fondi saranno utilizzati dall’Italia “per andare a coprire alcuni buchi di settori, anche industriali del nostro paese, che non rientrerebbero nei finanziamenti. Questo a discapito della manutenzione e del miglioramento delle infrastrutture e della non più procrastinabile transizione ecologica. l’Italia ha delle priorità che sono sotto gli occhi tutti dopo l’alluvione nelle Marche.
Il PNR dovrebbe andare nella direzione di migliorare la qualità dei servizi, delle infrastrutture, della qualità della vita e interrompere quella filiera di sperpero di denaro pubblico e non di rado anche di cementificazione dei rapporti della mafia con l’economia la finanza la politica e le istituzioni”.
Siamo alternativi
Dei candidati di Unione Popolare, De Magistris ha voluto sottolineare gli aspetti di coerenza, autonomia e onestà e impegno nella lotta per i diritti per i più deboli, ma soprattutto ha posto l’accento sul ruolo che la coalizione andrà a ricoprire in Parlemento: “Questa è una squadra che non si siede al tavolo del compromesso morale non è consociativa; alternativa alle destre ma anche al pseudo centrosinistra e al Movimento 5 stelle che finora sono andati in una direzione che non è certo quella dell’attuazione dei diritti costituzionali, della lotta alle discriminazioni territoriali alle disuguaglianze alla lotta alla mafia e alla corruzione e alla difesa dell’ambiente. Entrare in Parlamento significa portare la voce di chi non ha voce e questo è un fatto democratico molto importante.
Siamo noi il voto utile
“Chi oggi agita il voto utile” – ha proseguito De Magistris – vota Unione popolare perché se voti Letta stai votando chi governa con la destra, perché lui governa con Berlusconi e Salvini e dialoga con la Meloni. La politica estera sarà identica, le politiche energetiche saranno identiche. Votare il Movimento 5 stelle, che alla fine è stato con Draghi è stato con Salvini è stato con Letta è stato con Renzi è stato con Berlusconi. Sinistra italiana e Verdi che dovrebbero stare con noi, dicono di essere di sinistra ambientalista e contro la guerra e vanno col Pd. Sono stato a Bologna l’altro giorno e chi vota Civati elegge Casini.
Una lotta senza sconti alla borghesia mafiosa
Sulle mafie, De Magistris sottolinea il ruolo che ha ricoperto come magistrato che “si è trovato a investigare gli aspetti più perniciosi e pericolosi della ‘ndrangheta, quella di cui non parla più nessuno, della criminalità organizzata che entra nell’economia nella finanza nella politica nelle istituzioni e si veste come loro che non usa più la bomba e usa la legalità formale l’ordine costituito i proiettili istituzionali. Noi vogliamo fare una lotta senza sconti alla borghesia mafiosa e per poterlo fare devi intervenire soprattutto nel settore più delicato che è quello della gestione del denaro pubblico perché il denaro pubblico è il cemento che le mafie utilizzano per stringere legami strettissimi con il potere”.
Non è che ti inventi di essere di sinistra perché sei in campagna elettorale
Di Giuseppe Conte, De Magistris parla senza mezzi termini: “ Non è che ti inventi di essere di sinistra perché sei in campagna elettorale. Conte ha governato a lungo con il Pd che ha fatto il job act, la buona scuola, ha eliminato l’articolo 18. Conte sta governando, e dice di essere di sinistra, con il partito di Marcello dell’Utri, e Berlusconi, io vengo da una città di mare e Conte nel 2019 mi ordinò di chiudere il porto di Napoli e di di far morire gente in mezzo al Mediterraneo che scappava dalle guerre dalla fame.
Io poi capisco che molta gente si faccia prendere dal personaggio, quello che ha affrontato la pandemia, si presenta bene, però insomma, Unione Popolare nasce anche per questo. Poi le cose vanno anche dette.
Lui voleva passare per il Melenchon italiano, poi gli è andata male, perché il vero Melenchon ha detto che se c’è una forza di sinistra in Italia è Unione Popolare. Cerchiamo di non ingannare le persone, perché Conte, mentre afferma di essere di sinistra, sta continuando a dire si al rigassificatore di Piombino, acquista gli F35, non fa pagare sugli extra profitti all’ENI.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta