La gestione è affidata all’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
Bordighera – Sono state eseguite stamani dai Carabinieri di Bordighera (Imperia) le operazioni di sgombero di un importante compendio immobiliare, costituito da diversi fabbricati con terreno annesso, confiscato alla famiglia Pellegrino, ritenuta affiliata alla ‘ndrangheta.
I beni, la cui gestione è affidata all’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, erano stati sequestrati anni or sono ai fratelli Giovanni, Maurizio e Roberto Pellegrino dopo la condanna in via definitiva con la sentenza, confermata dalla Seconda Sezione della Corte di Cassazione di Roma, nel gennaio del 2020, nell’ambito del processo per l’indagine antimafia ‘La Svolta’.
L’inchiesta dei carabinieri, scattata il 3 dicembre del 2012, portò allo scioglimento del consiglio comunale di Ventimiglia e di Bordighera, a cui fece seguito la sentenza del Consiglio di Stato che stabilì che non vi erano gli elementi per far decadere le amministrazioni di centrodestra guidate da Gaetano Scullino e Giovanni Bosio.
La presenza della ‘ndrangheta a Bordighera venne comunque confermata con le condanne di Giovanni Pellegrino a 10 anni e 6 mesi, Maurizio Pellegrino (10 anni), Antonino Barillaro (7 anni) e Roberto Pellegrino (8 anni e 3 mesi). L’operazione di oggi, frutto della cooperazione sinergica tra la sede di Milano dell’Agenzia Nazionale e le forze di Polizia, coordinate dal Prefetto di Imperia, rende possibile la restituzione di un patrimonio illecitamente detenuto alla collettività e al territorio che hanno subito la presenza mafiosa.
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