Previsto per cellulari e tablet. Dal 2026 obbligo allargato anche ai computer portatili. Si eviteranno 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno
Strasburgo – Il Parlamento europeo ha dato via libera alla direttiva che introduce dall’ottobre 2024 il caricatore unico di tipo Usb-C per telefoni cellulari, tablet e fotocamere. Dalla primavera 2026 l’obbligo si estenderà anche ai computer portatili.
La misura è stata votata quasi all’unanimità, d’altronde era un’iniziativa che l’Eurocamera sosteneva da più di dieci anni e solo un anno fa la Commissione si è decisa ad avanzare la proposta che modifica la direttiva sulle apparecchiature radio.
Si tratta di uno di quei provvedimenti che piacciono ai cittadini e che fanno percepire l’azione dell’Ue più utile e concreta nella vita delle persone. La ragione è sia pratica, si evitano ai cittadini l’incombenza di districarsi tra diversi caricatori, sia economica e ambientale. Questi nuovi obblighi, infatti, porteranno a un maggiore riutilizzo dei caricabatterie e aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro l’anno sull’acquisto di caricabatterie inutili. Non solo: si eviteranno 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno costituiti oggi dai caricabatterie smaltiti e inutilizzati.
“A partire dall’autunno 2024 il momento in cui abbiamo dovuto combattere con tanti caricatori diversi inizierà a diventare un ricordo di vecchi, strani tempi di costi inutili, sprechi e disagi”, ha commentato la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager.
L’obbligo riguarda solo i prodotti di nuova immissione in commercio e i produttori hanno ampio margine per iniziare ad adeguare i nuovi articoli. Verrà, inoltre, introdotta una tecnologia di ricarica rapida armonizzata, con la stessa velocità, e la separazione della vendita dei caricatori dalla vendita dei dispositivi, cosa che molte aziende hanno già iniziato a fare. Nessuna misura contro Apple, che ha caricatori di tipo differente, aveva affermato il commissario al Mercato Interno, Thierry Breton, sottolineando come l’Ue “non lavora per le aziende ma per i consumatori” e il suo “ruolo è dare delle regole alle aziende per poter accedere al mercato interno”. Indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, cuffiette e laptop ricaricabili via cavo, che operano con una potenza fino a 100 Watt, dovranno essere dotati di una porta Usb-C.
I consumatori possiedono in media circa tre caricabatterie per telefoni cellulari. Nonostante ciò, il 38% dei consumatori riferisce di aver riscontrato almeno una volta problemi e di non aver potuto ricaricare il proprio cellulare perché i caricabatterie disponibili erano incompatibili. La situazione non è solo scomoda, ma anche costosa per i consumatori, che spendono circa 2,4 miliardi di euro all’anno in caricabatterie autonomi che non vengono forniti con dispositivi elettronici.
Il Consiglio dell’Ue dovrà approvare ora formalmente la direttiva, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. I paesi Ue disporranno di 12 mesi di tempo per recepire le norme e di 12 mesi dalla scadenza del periodo di recepimento per la loro applicazione.
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