Il risultato dei referendum non è riconosciuto dalla comunità internazionale. La Nato: “Una palese violazione del diritto internazionale”
Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato oggi le quattro leggi che ratificano l’annessione alla Federazione Russa delle regioni ucraine occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo riporta la Tass.
Nel testo di legge è scritto: “I confini dei nuovi soggetti della Federazione, come risulta dai trattati, saranno determinati dai confini che esistevano il giorno della loro formazione e accettazione nella Federazione Russa”.
Fino all’elezione dei capi, le nuove regioni saranno guidate da funzionari temporanei ad interim nominati da Putin: Denis Pushilin come capo ad interim dell’autoproclamata repubblica del Donetsk; Leonid Pasechnik capo ad interim dell’autoproclamata repubblica del Lugansk; Jevhen Balitsky governatore ad interim della regione di Zaporižžja; Vladimir Saldo governatore ad interim di Kherson.
Le forze russe non controllano pienamente nessuna delle quattro aree che sono state interessate dai referendum sull’annessione architettati dal Cremlino e definiti “una farsa” da Kiev, e il cui risultato non è riconosciuto dalla comunità internazionale.
I territori occupati da Putin sono grandi quanto il Portogallo
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