Ansaldo Energia, Fiom: “Teppismo? Oggi dobbiamo fare questo per farci ascoltare”

Toti: “Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova”

Genova – “Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova. I giusti diritti non si difendono calpestando i diritti di altri. Questo indebolisce ogni  rivendicazione contrapponendo lavoratori a lavoratori. Spiace che nonostante il totale appoggio comunicato questa mattina da Regione e Comune alle delegazioni sindacali e le rassicurazioni fornite per quanto possibile si sia scelta la strada delle occupazioni illegali, delle interruzioni dei servizi pubblici e dell’arbitrio. Molte di queste azioni per altro si configurano come reati e spero che i sindacati responsabilmente se ne dissocino. Esprimiamo invece solidarietà alle Forze dell’Ordine che in questi momenti stanno gestendo con grande responsabilità una situazione non facile”.

Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci, dopo il blocco dell’aeroporto da parte dei lavoratori di Ansaldo Energia che stamattina hanno sfondato il cordone di sicurezza della Polizia. Nell’azione sono rimasti feriti tre i poliziotti del Reparto Mobile e dieci i lavoratori contusi nel breve e unico momento di contatto.

Anche il SIAP, in una nota firmata da Roberto Traverso, ha stigmatizzato lo scontro fisico

“L’immagine degli operai dell’Ansaldo che martellano e  scalciano altri lavoratori,  i lavoratori della Polizia di Stato, incrina pesantemente un sincero patto di solidarietà sociale che si era costruito in questi giorni e che rafforzava le rivendicazioni democratiche e non violente di chi teme di perdere il posto di lavoro.

In una città famosa al mondo per il ponte fatto crollare dall’immobilismo di tanti, bisognerebbe lavorare per costruire dei ponti nuovi e non vedere gesti che alimentano divisioni sociali proprio nel giorno in cui si insedia il nuovo Parlamento. Avevamo previsto che anche in Liguria sarebbe arrivato un autunno caldo al quale occorreva e occorrerà rispondere con il buon senso il dialogo e non con lo scontro e la violenza che alla fine ricade solo sulle singole persone.

Riteniamo inaccettabile quello che si è verificato oggi all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e le immagini lo dimostrano nettamente, vogliamo solo sperare che si possa trattare di un azione isolata e non premeditata”.

Il commento della FIOM

Stefano Bonazzi, segretario Fiom Genova, commentando le dichiarazioni del presidente della Liguria, Giovanni Toti, che ha definito “azioni di teppismo” l’occupazione dell’aeroporto di Genova da parte dei lavoratori Ansaldo Energia ha dichiarato: “C’e’ da aggiungere che Toti e Bucci hanno fatto dichiarazioni soft su Cassa Depositi e Prestiti, ma dure sui lavoratori. Non mi resta – aggiunge amaraggiato e ironico – di far loro i complimenti”. È da “fine luglio che le lavoratrici e i lavoratori di Ansaldo Energia stanno manifestando per difendere l’azienda e con essa i posti di lavoro e una produzione strategica per l’intero Paese.

Lo hanno capito le tante persone che hanno solidarizzato ieri con i manifestanti, lo hanno capito oggi i commercianti di Sampierdarena che hanno chiuso le serrande in solidarietà, lo hanno capito i ragazzi della Rete degli Studenti Medi, lo hanno capito alla Comunità di San Benedetto al Porto che ha appeso degli striscioni sulle proprie sedi: solo Bucci e Toti non l’hanno capito.

La nota di Cdp equity

Pochi minuti fa, Cdp Equity, proprietaria di Ansaldo all’88%  sta “valutando tutte le iniziative di intervento possibili, ivi compresa la ricapitalizzazione della Società eventualmente con il concorso di altri soggetti, anche attraverso la conversione a patrimonio del prestito soci di 200 milioni di euro erogato nel 2019, con l’obiettivo di rafforzare la società e di preservarne competenze e valore”.

I lavoratori hanno quindi deciso di sospendere lo sciopero di domani per valutare le proposte di Cassa depositi e prestiti.

Ma le domande che fino ad oggi non hanno avuto una risposta sono: perchè un’azienda strategica a forte partecipazione statale, in un momento come questo dove l’energia è il focus di tutte le economie mondiali è ridotta in queste condizioni? E ancora, c’è l’intenzione di “spacchettare” l’azienda per venderla al miglior offerente? Perchè in un momento come questo, dove l’energia è fonte di guadagno sicuro, rischiamo di perdere un’azienda che ovunque, tranne che in Italia, verrebbe difesa e preservata.

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