I ventisette vogliono un indice alternativo alla Borsa di Amsterdam e la partecipazione obbligatoria degli Stati membri all’aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio
Bruxelles – I capi di Stato e di Governo dell’Unione europea, al vertice previsto per giovedì e venerdì, proporranno di “sviluppare un nuovo benchmark che rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas” rispetto all’attuale Ttf (Title Transfer Facility) della Borsa di Amsterdam e, in attesa dell’indicatore alternativo, chiedono alla Commissione di “esplorare un corridoio dinamico temporaneo dei prezzi del gas naturale per limitare i prezzi”.
È quanto si legge nella bozza della comunicazione sulle nuove misure per fronteggiare il caro energia che sarà presentata domani dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
I leader Ue daranno inoltre il via libera ad “acquistare congiuntamente il gas, a cominciare dal riempimento degli impianti di stoccaggio, e ad accelerare i negoziati con partner affidabili per cercare partenariati reciprocamente vantaggiosi, sfruttando appieno il peso collettivo dell’Unione nel mercato utilizzando la piattaforma energetica dell’Ue”.
I Ventisette chiedono inoltre di “esplorare un quadro Ue temporaneo per limitare il prezzo del gas nella produzione di elettricità a un livello che aiuti a ridurre i prezzi senza modificare l’ordine di merito e senza portare a un aumento generale del consumo di gas” e a “migliorare il funzionamento dei mercati dell’energia per aumentare la trasparenza del mercato ed eliminare i fattori che amplificano la volatilità dei prezzi del gas”.
Infine i leader chiedono di “accelerare la rimozione degli ostacoli normativi per accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili e delle relative reti”.
La Commissione europea propone “di dotare l’Ue degli strumenti giuridici per l’acquisto congiunto di gas”. La piattaforma comune dovrebbe “coordinare il riempimento” degli stock e prevede “una partecipazione obbligatoria degli Stati membri all’aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio”.
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