La rivelazione arriva dalla prima pagina del Washington Post che scrive: “Teheran si è impegnata ad aumentare le consegne e ad ampliare il ventaglio di materiale bellico che Mosca impiega nel conflitto”
Secondo l’intelligence americana, scrive il Washington Post, Teheran si è impegnata ad aumentare le consegne e ad ampliare il ventaglio di materiale bellico che Mosca impiega nella guerra in Ucraina. Finora dall’Iran sono arrivati soprattutto droni, ma adesso la Repubblica islamica potrebbe inviare anche missili terra-terra di due diverse tipologie, il Fateh 110 con gittata di 300 chilometri e il Zolfaghar, capace di colpire fino a 700 chilometri.
La notizia fa il paio con la dichiarazione del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, che stamattina ha denunciato un attacco russo alla capitale con ordigni kamikaze di fabbricazione iraniana: “La Russia ha lanciato oggi il suo primo attacco in assoluto contro la Capitale ucraina utilizzando droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana”, ha detto il primo cittadino.
Immediata la reazione dell’Ue, che con l’Iran è già ai ferri corti per la repressione delle proteste seguite alla morte di Mahsa Amini: “È necessario appurare se effettivamente l’Iran stia fornendo armi alla Russia contro l’Ucraina. Se sarà confermato dovremo intervenire con altri modi di pressione contro Teheran. Ma non siamo ancora a quel punto”.
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, al suo arrivo alla riunione del Consiglio Affari esteri dell’Unione europea, a Lussemburgo.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta