Inter e Milano vogliono uno stadio di proprietà e il Comune non ha risorse per ristrutturare il Meazza
Milano – Fino ad ora l’opzione ristrutturazione non è stata presa in considerazione. Nel dibattito che ha coinvolto la città sullo stadio di San Siro, il Comune ha sempre ritenuto non praticabile la possibilità di adeguare il vecchio stadio alle nuove esigenze. Questo nonostante le forti richieste arrivate da una parte della società civile, che è rimasta affezionate alla vecchia arena e ritiene la ristrutturazione più sostenibile. L’Estate scorsa un referendum che chiedeva di salvare il Meazza non è stato ammesso dai Garanti del Comune.
Le due squadre cittadine, Milan e Inter, hanno dichiarato molto apertamente di non essere interessate a un’operazione di questo tipo. Loro vogliono uno stadio di proprietà e il Comune, che non ha i soldi per fare da solo, si è legato al loro progetto. Senza provare a cercare un terzo interlocutore, qualcun altro a cui dare in gestione l’area.
La scelta è spiegata nel Dossier di Progetto, presentato al Dibattito Pubblico: “E’ infatti prevedibile – vi si legge – che non vi siano soggetti terzi che possano avere interesse a prendere in gestione la struttura, considerati i rilevanti costi di utilizzo e mantenimento, che non troverebbero un equilibrato riscontro economico negli eventuali ricavi ipotizzabili per manifestazioni ed iniziative, diverse da quelle calcistiche di livello professionistico ed internazionale.”
Non la pensa così Giuseppe Rizzello, General manager della branca italiana Asm Global, multinazionale specializzata nell’organizzazione di eventi e spettacoli, che gestisce centinaia di stadi nei cinque continenti. Rizzello ha inviato oggi una lettera al sindaco e alla sua giunta offrendosi di prendere in carico San Siro: “Visti gli ultimi sviluppi della situazione San Siro – è il messaggio – la nostra Società è pronta a discutere con lei la ricerca di una soluzione che consenta di non abbattere la struttura, di ammodernarla ed evitare al contempo al Comune di Milano la gestione diretta dell’impianto. Con la nostra proposta, forti della nostra specifica expertise a livello mondiale, intenderemmo quindi provare a valorizzare ancor di più uno stadio già famoso nel mondo, e uno dei simboli della laboriosità, dell’ingegno e dei talenti espressi, in quasi cento anni di storia sportiva e culturale di questo luogo ormai iconico”. Segue la richiesta di un primo incontro.
Alcune associazioni di residenti e il comitato “Sì Meazza” hanno tirato un sospiro di sollievo e chiedono a loro volta al Sindaco, Beppe Sala, di prendere in considerazione la proposta. “Da tempo sosteniamo – ha commentato l’ex vicesindaco Luigi Corbani, animatore del comitato “Sì Meazza” – che la strada maestra, più trasparente, più chiara e vantaggiosa per il Comune di Milano sia quella di indire un concorso internazionale per l’ammodernamento del Meazza, per la sistemazione dell’esterno e la gestione dello stadio. Abbiamo ricevuto per conoscenza la lettera di Asm Global e ci chiediamo se il Comune di Milano stia prendendo adeguatamente in considerazione la proposta. A noi sembra un’opportunità che, nell’interesse pubblico, il Comune dovrebbe esaminare con attenzione“.