Campo profughi di Lesbo: tre persone con le mani legate da fascette di plastica e quattro sottoposti a pestaggio

I feriti sono stati trasferiti in ospedale per un controllo delle loro condizioni di salute e per ricevere assistenza medica

Lesbo – Un team di Medici Senza Frontiere, chiamato per un intervento di emergenza per un gruppo di persone appena arrivate sull’isola di Lesbo con bisogno urgente di assistenza medica, ha trovato tre persone con le mani legate e quattro con ferite dovute a percosse, secondo quanto da loro riportato. I fatti risalgono allo scorso giovedì 20 ottobre.

Secondo il racconto di Teo di Piazza, coordinatore del progetto di MSF a Lesbo,“ci hanno chiamato per un intervento d’emergenza e mentre arrivavamo sul posto, dalla montagna abbiamo iniziato a udire le urla delle persone, molte urla. Ci siamo preoccupati e abbiamo iniziato a correre verso di loro. Quando siamo arrivati abbiamo trovato 22 persone. Piangevano tutti, donne, bambini e uomini. Tre persone erano state legate strettamente ai polsi con fascette di plastica. Altri quattro erano feriti. In base alle loro testimonianze, le ferite erano state inferte con violenza da un gruppo di persone fuggite via quando siamo arrivati.”

Erano tutti in stato di shock. “Abbiamo visto persone in condizioni critiche e abbiamo dovuto chiamare uno dei nostri psicologi per fornire una prima assistenza psicologica di emergenza” continua Teo di Piazza. Le quattro persone ferite sono state trasferite in ospedale per un controllo delle loro condizioni di salute e assistenza medica.

“Secondo le testimonianze, poco prima del nostro arrivo, sette o otto persone si sono avvicinate al gruppo dicendo che erano medici e che avevano del cibo” sottolinea di Piazza. “Ci hanno riferito di essere stati picchiati e ammanettati non appena li hanno trovati e quando ci hanno sentito arrivare, sono scappati immediatamente”.

Le équipe di MSF hanno già sentito testimonianze simili di violenze, che si verificano quando le persone arrivano sulle isole di Lesbo e Samos per cercare sicurezza dopo un viaggio traumatico. MSF trova queste testimonianze estremamente preoccupanti ed esorta le autorità statali competenti ad adottare tutte le misure necessarie per prevenire e impedire che tali incidenti accadano e garantire che le persone abbiano accesso a procedure sicure di accoglienza, di protezione e di asilo. Il team di MSF ha informato la polizia dell’incidente, ha supportato il trasferimento dei feriti in ospedale ed ha fornito supporto al gruppo anche il giorno successivo.

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