Sarà interrogato nelle prossime ore
Como – Ad Asso un brigadiere dei carabinieri, Antonio Milia, ha sparato al proprio comandante di stazione, il luogotenente Doriano Fuceri. Tre colpi con l’arma di ordinanza e poi si è barricato in caserma. Stamattina, dopo una trattativa durata tutta la notte, i carabinieri del Gruppo d’Intervento Speciale hanno fatto irruzione liberando gli ostaggi e trovando il corpo senza vita del sottufficiale.
Fuceri era stato trasferito ad Asso dalla provincia di Lecco e, prima ancora di arrivare a Como, aveva prestato servizio per alcuni anni a Bellano, da dove è stato spostato per incompatibilità ambientale.
Le scritte in paese
Nel centro storico della località, sulla sponda orientale del lago di Como, erano comparse alcune scritte contro il militare, sposato e con tre figli: “Giù le mani dalle mogli degli altri”.
Non si sa se queste accuse siano collegate con il gesto del brigadiere Milia, che gli ha sparato e poi ha trascorso la notte asserragliato in caserma. Preso in consegna dai colleghi dopo l’irruzione dei reparti speciali, già nelle prossime ore l’uomo verrà interrogato dal pm di turno per cercare di far luce sui motivi della tragedia.
Il brigadiere era stato ricoverato in psichiatria
Quello che è certo, al momento, è che Milia era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Como) poichè affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, era rientrato in caserma da alcuni giorni e attualmente era in ferie.
Il comandante generale Teo Luzi, a nome di tutti i Carabinieri, si stringe attorno alla famiglia della vittima, garantendo “la massima trasparenza nell’accertamento dei fatti”
In copertina la vittima Gaetano Fuceri (Fonte Fb)
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