A pochi giorni dalle elezioni israeliane, le quinte in tre anni e mezzo, i sondaggi sono unanimi nel vedere il leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu a un passo dalla maggioranza
Gerusalemme – Le analisi condotte dall’emittente pubblica Kan, insieme a quelle di Channel 12 e Channel 13, danno il blocco della destra nazionalista e religiosa che fa capo al leader del Likud a 60 seggi su 120, uno in meno della maggioranza. Il più piccolo cambiamento può quindi permettergli di formare un governo. L’attuale coalizione di governo guidata da Yair Lapid viene data a 56 seggi, con l’alleanza arabo-israeliana Hadash-Ta’al a 4 seggi, in linea con i sondaggi precedenti. In base a queste analisi, il Likud dovrebbe prendere 30-31 seggi, confermandosi il primo partito alla Knesset, seguito da Yesh Atid di Lapid a 24-27.
In terza battuta, Sionismo Religioso, l’alleanza di estrema destra tra Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, che dovrebbe conquistare 14-15 seggi. A seguire Unità Nazionale di Gideon Sa’ar e Benny Gantz (10-11), i partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism (8 e 7), Yisrael Beitenu di Avigdor Lieberman (5-6), cosi come i laburisti di Merav Michaeli. Chiudono la sinistra radicale di Meretz a 4-5 e il partito arabo-israeliano conservatore Ra’am a 4. Resterebbero fuori Jewish Home di Ayelet Shaked e Balad, partito nazionalista arabo-israeliano, entrambi sotto la soglia di sbarramento del 3,25%.
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