I comitati chiedono la condivisione delle decisioni e la tutela della salute
Genova – In una nota, che volentieri pubblichiamo, i comitati del ponente genovese mettono l’accento sulla situazione che i territori vivono a causa delle servitù.
“Non passa settimana senza che sui giornali venga pubblicata un’ipotesi “di sviluppo” che coinvolga il ponente Genovese, nella prospettiva del nuovo Piano Regolatore Portuale.
L’Autoparco a Fondega Sud, il Porto Petroli a Pra’, le Riparazioni Navali a Multedo/Pegli o Pra’ con il contestuale prolungamento della diga portuale a Levante o verso Voltri sono alcune delle ipotesi riportate negli ultimi mesi da diversi organi di stampa.
Stiamo parlando di un territorio martoriato, sacrificato in nome di un’economia che troppo spesso non ha ripagato lo scempio subito.
Il Comitato Pegli Bene Comune, la Associazione Comitato di Quartiere Multedo, il gruppo Facebook Meno rumore meno fumo: più lavoro da porto Pra’, il Comitato Via Cassanello, il Comitato Lido di Pegli ed il Comitato Tutela Ambientale Genova esprimono la loro contrarietà ad accogliere altre servitù, altri riempimenti, altre espansioni che inevitabilmente comporterebbero ripercussioni negative sulla vivibilità del territorio e sulla salute di chi lo abita.
8 anni fa, in meno di tre mesi, sono state raccolte oltre 7.000 firme per manifestare il nostro disappunto rispetto alla proposta di prolungamento della diga foranea del PSA.
Purtroppo chi vive nel Ponente non può mai abbassare la guardia, pertanto abbiamo deciso di attivarci per fare sentire nuovamente la nostra voce e chiedere innanzitutto condivisione con il territorio ma soprattutto rispetto e tutela.
Non esistono opere compensative, stiamo ancora aspettando quelle promesse decenni fa.
Comitato Pegli Bene Comune
Associazione Comitato di Quartiere Multedo
Gruppo Facebook Meno rumore meno fumo: più lavoro da porto Pra’
Comitato Via Cassanello
Comitato Lido di Pegli
Comitato Tutela Ambientale Genova”
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