È morto il senzatetto iraniano che ispirò il film “The terminal”

Mehran Karimi Nasseri è morto all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle

Parigi – L’ 8 agosto 1988 atterra all’aereoporto Charles de Gaulle  un iraniano che per 18 anni rimarrà “imprigionato” nell’aereoporto di Parigi in attesa dei visti di uscita.
Il suo nome è Mehran Karimi Nasseri, rifugiato politico, intrappolato dalla burocrazia nell’aeroporto parigino della capitale francese. L’uomo  è morto oggi per cause naturali, all’età di 78 anni, nello scalo in cui aveva trascorso anni di vita e che ha ispirato il regista Steven Spielberg per il suo film “The Terminal”,

Dopo aver speso tutti i soldi incassati per il film, era tornato da qualche settimana a vivere all’aeroporto. Addosso aveva diverse migliaia di euro. Era nato a Masjed Soleiman, nella provincia iraniana del Kuzistan, e con il soprannome di “Sir Alfred” aveva eletto a sua dimora Roissy dal novembre 1988, dopo un lungo girovagare alla ricerca della madre. Era stato a cercarla a Londra, a Berlino e ad Amsterdam. Ogni volta era stato espulso dalle autorità dei vari paesi non essendo in possesso di documenti regolari.

Nel 1999, aveva ottenuto lo status di rifugiato in Francia e un permesso di soggiorno. A Roissy, era diventato un volto familiare per il personale dell’aeroporto e una figura emblematica, protagonista di servizi giornalistici, tv e radio di tutto il mondo. Nel 2004 Tom Hanks interpretò il suo ruolo nella storia a lui ispirata The Terminal.

*In copertina un’immagine del film “The terminal”

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