Aggressione e ferimento di 4 agenti da parte dei detenuti della sezione “Alta sicurezza”
Ancona – “Siamo sempre sotto attacco, la rivolta al carcere di Montacuto Ancona è la dimostrazione dei rischi che quotidianamente corre la polizia penitenziaria per garantire la sicurezza delle strutture penitenziarie italiane”.
Lo ha dichiarato Mimmo Nicotra, presidente del Con.Si.Pe. (Confederazione Sindacati Penitenziari ), la confederazione dei sindacati penitenziari, dopo l’aggressione agli agenti del carcere di Ancona, 4 dei quali sono rimasti feriti, da parte di alcuni detenuti della sezione “Alta Sicurezza”, che volevano le celle aperte per timore delle scosse di terremoto.
“Gli organici del corpo non adeguati, uniti agli insufficienti interventi del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – ha aggiunto Nicotra – vedono attualmente circa settemila poliziotti assenti dal servizio, in molti casi per motivi sanitari”. Da qui l’urgente necessità “di avere medici nei ruoli della polizia penitenziaria, di affidare la guida del corpo a un nuovo capo e soprattutto di rinnovare al ministro della Giustizia Carlo Nordio la richiesta di riorganizzare la polizia penitenziaria, collocandola alle dirette dipendenze del Gabinetto e affidandola alla guida di un magistrato distinto dal capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria”.
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