Il Sindaco nel merito della sentenza sull’ineleggibilità” Se tornassi indietro non cambierei niente”
Genova – “Io penso che la sentenza darà ragione a noi come è logico che sia perchè i due incarichi sono totalmente diversi, il presidente dell’Anci Decaro si è espresso molto bene: questo esposto non ha alcun senso, se no ci sarebbero circa 40 sindaci in Italia che dovrebbero dare le dimissioni da commissario, tra i sindaci di Roma e Napoli entrambi commissari straordinari.
Questa è quanto dichiarato dal Sindaco, che ha poi aggiunto: “Non temo nulla, tutto andrà bene, i cittadini hanno diritto a fare gli esposti. Se tornassi indietro non cambierei niente, ho fatto il commissario per Genova e continuerò a farlo per Genova”.
Quindi, alla domanda se in caso di sconfitta il suo futuro potrebbe essere nel ruolo di presidente del porto, Bucci ha risposto che “non c’e’ niente di concreto e niente di impossibile. Se la sentenza desse ragione ai ricorrenti io vado a casa, punto”.
In conclusione Bucci ha sottolineato: “È troppo presto per dire se farò ricorso”.
L’esposto sulla ineleggibilità di Bucci, firmato da 21 elettori genovesi tra i quali l’ex rettore dell’Università Paolo Comanducci, l’ex procuratore regionale della Corte dei Conti Ermete Bogetti e l’ex presidente del tribunale Claudio Viazzi, si basa sull’articolo 60 del Testo unico degli enti locali che indica i commissari di governo ineleggibili a sindaco, consigliere comunale e presidente di provincia e consigliere provinciale o circoscrizionale nel territorio dove svolgono la funzione. Bucci è commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi e per i ricorrenti la norma varrebbe anche in questo caso. Per i difensori di Bucci, invece, la rielezione è legittima perchè l’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione non sarebbe assimilabile a quella di commissario di Governo.
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