“Sentenza deludente ma non ci arrendiamo. Il degrado va fermato”
Genova – ll Tar della Liguria ha bocciato, perchè inammissibile, il ricorso di alcuni residenti del Centro Storico che aderiscono all’Associazione “Vivere il Centro Storico di Genova”, contro Comune di Genova, Regione Liguria, Prefettura, Questura di Genova, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Comando Generale della Guardia di Finanza, pur riconoscendo, a parziale consolazione, “la situazione di grave degrado del Centro Storico denunciata e comprovata dall’associazione ricorrente”.
L’associazione chiedeva che le istituzioni prendessero con urgenza i provvedimenti necessari per garantire ai residenti una buona qualità di vita eliminando l’inquinamento acustico dato da schiamazzi e musica ad alto volume, e “una riorganizzazione degli orari di apertura dei locali di somministrazione e vendita per asporto di bevande anche alcoliche e superalcoliche presenti nel centro storico genovese”.
In una nota i cittadini hanno commentato la sentenza mostrando una certa delusione: “Non ci si aspettava che questa sentenza potesse essere risolutiva di un problema annoso e complesso come quello in oggetto, ma certo non che si fermasse solo a profili meramen- te formali. Questo non fa che aumentare il grado di esasperazione dei residenti per la scarsa o comunque insufficiente attenzione delle Istituzioni a un problema di degrado complessivo che sta diventando sempre più esplosivo.
In particolare, il TAR Liguria, diversamente da quanto affermato da altri Tribunali Amministrativi in casi analoghi, ha ritenuto che non sussistano i presupposti per contestare il silenzio mantenuto dalle Amministrazioni sulla diffida con cui l’Associazione aveva chiesto di adottare atti volti a garantire la sicurezza pubblica e ad eliminare l’inquinamento acustico legati al fenomeno della cd. Malamovida (così da tutelare anche il bene primario della salute pubblica).
Finisce qui? Certamente no, anche perchè è sabato e gli schiamazzi della movida malata si ripeteranno anche stasera. La nota prosegue affermando che “l’Associazione, pertanto, non condividendo l’esito del giudizio al TAR, si riserva di verificare con i propri legali ogni ulteriore azione a tutela degli interessi dei propri associati, anche al fine di ottenere concrete risposte alle gravi problematiche legate alla Malamovida che interessa l’area del centro storico di Genova.
Un numero sempre crescente di residenti anche di altre zone del Centro storico stanno manifestando la loro insofferenza alla situazione in atto e stanno chiedendo di partecipare alle azioni dell’Associazione e che la stessa si faccia portavoce anche del loro disagio. Ri- chiesta che arriva da zone oltre i “confini” , come solitamente intesi, dell’area sottoposta alla pressione della Movida (e “Malamovida”).
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