La situazione, dopo le tensioni della notte è più tranquilla. Nel nord del Kosovo sono arrivati centinaia di agenti appoggiati da blindati
Pristina – Chi sperava che i dollari americani e le promesse dell’Europa bastassero a placare le tensioni tra Serbia e Kosovo ha capito poco di quella regione. La guerra è finita all’inizio degli anni duemila ma gli scontri si sono protratti per molto tempo dopo la decisione unilaterale di indipendenza del Kosovo, dove noi italiani siamo stati firmatari subito dopo gli Stati Uniti.
Tensioni a Mitrovica
Il fulcro delle tensioni sono i territori del nord, con al centro Mitrovica, dove anche stanotte ci sono state si sono rischiati scontri a causa dell’afflusso, due giorni fa, di centinaia di agenti della polizia speciale kosovara, pesantemente armati e appoggiati da veicoli blindati. Una operazione motivata dalla dirigenza di Pristina con la necessità di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei residenti dopo la serie di incidenti dei giorni scorsi tra polizia e gruppi di serbi insoddisfatti per la politica del governo del premier Albin Kurti.
Ana Brnabic: Kurti destabilizza la regione
Operazione tuttavia che ha suscitato apprensione e proteste da parte della popolazione serba locale e anche delle autorità di Belgrado, tornate ad accusare apertamente Pristina di puntare all’espulsione dei serbi dalKosovo attuando una autentica pulizia etnica. Per la premier serba Ana Brnabic, con le sue azioni unilaterali e destabilizzanti Kurti ha portato la situazione al limite di un nuovo conflitto armato. Dichiarazioni queste che hanno suscitato allarme e preoccupazione nelle cancellerie occidentali. Stando ai media serbi, unità della polizia kosovara presidiano i punti più sensibili nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica e delle altre principali municipalità a maggioranza serba nel nord, affiancate dal personale di polizia di Eulex, la missione civile europea in Kosovo.
Due serbi in manette un poliziotto kosovaro ferito
Due serbi sono stati arrestati per il ferimento di un agente di polizia kosovaro e il danneggiamento della sua auto di servizio, mentre si attende la decisione del governo di Pristina sulla conferma o il possibile rinvio delle elezioni locali anticipate in programma il 18 dicembre nei quattro Comuni a maggioranza serba per la sotituzione dei sindaci che si sono dimessi nelle scorse settimane unitamente agli altri rappresentanti serbe in tutte le istituzioni del Kosovo. Sulle nuove tensioni in Kosovo è previsto un intervento in serata del presidente serbo Aleksandar Vucic, che potrebbe annunciare l’invio di un contingente delle forze di sicurezza serbe a protezione della popolazione serba in Kosovo. La guerra non verrà scongiurata né dai dollari americani né dalle promesse europee.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta