La portavoce dell’Alleanza atlantica, Oana Lungescu: “Chiediamo a tutte le parti di evitare le azioni provocatorie e la retorica e di contribuire alla calma e alla stabilità”
Pristina – La polizia del Kosovo ha riferito di esplosioni, sparatorie e blocchi stradali durante la notte nel nord del Paese, dove la maggioranza della popolazione è serba. Questo nonostante il rinvio delle elezioni municipali del 18 dicembre a cui si erano opposti. La missione Ue Eulex ha anche riferito che “una granata stata lanciata a scorsa notte” contro una pattuglia di ricognizione dell’EULEX, che impiega circa 134 poliziotti polacchi, italiani e lituani, senza causare feriti o danni materiali.
Kurti: la polizia kosovara risponderà con forza
Il presidente serbo ha detto che avrebbe chiesto formalmente alla Nato il permesso di impiegare truppe serbe nel nord del Kosovo, anche se è molto improbabile che questa concessione venga accordata. Il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti, ha detto che i poliziotti kossovari risponderanno alle aggressioni con tutta la forza possibile e ha esortato l’Unione Europea e gli Stati Uniti a denunciare quella che a suo dire è una violenza orchestrata da Belgrado per destabilizzare il Kosovo.
Borrell: no attacchi a Eulex
L’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, attraverso Twitter, ha dichiarato che “L’unione europea non tollererà attacchi alla sua missione Eulex in Kosovo o l’uso di atti violenti e criminali nel nord. Le barricate devono essere rimosse immediatamente e la calma deve essere ripristinata. EULEX continuerà a coordinarsi con le autorità del Kosovo e la KFOR. Tutti gli attori devono evitare l’escalation”.
Nato: attacchi inaccettabili
La Nato si unisce alle condanne internazionali contro l’attacco avvenuto la scorsa notte in Kosovo contro la missione europea Eulex. “Ci uniamo agli alleati e all’Unione europea nel condannare fermamente l’attacco con granate stordenti contro una pattuglia di ricognizione di Eulex la scorsa notte. Tali attacchi sono inaccettabili e i responsabili devono essere chiamati a risponderne. La nostra missione Nato Kfor rimane estremamente vigile e pienamente in grado di svolgere il suo mandato Onu in Kosovo. Chiediamo a tutte le parti di evitare le azioni provocatorie e la retorica e di contribuire alla calma e alla stabilita'”
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