Valditara: “Dal prossimo anno figure specializzate per aiutare i prof. La dispersione scolastica è al 13%
Primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale e il Messaggero pubblica un’interessante intervista al Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara sull’introduzione, a partire dal prossimo anno scolastico, di ” figure specializzate per aiutare i professori”, sulla riduzione della rotazione dei coordinatori scolastici e sulle aule digitali senza telefonini.
Frenare la dispersione scolastica
L’intento è quello di ridurre la dispersione scolastica rendendo gli Istituti più accoglienti e gli insegnamenti personalizzati. La soluzione sarebbe quella di introdurre la figura del docente tutor per ogni classe, che avrà il compito, in team con gli altri docenti, di “seguire in particolare quei ragazzi con maggiori difficoltà di apprendimento ma anche di quelli molto bravi che magari in classe si annoiano e che hanno bisogno di accelerare”.
Scuola, Barbacci: “Prof tutor? Serve confronto con il sindacato”
Frena sul progetto Ivana Barbacci, segretaria Cisl Scuola, che dichiara che “sarebbe auspicabile che ci fosse una partecipazione attiva con le forze sociali; mi aspetto che il ministro Valditara ci convochi per concertare queste nuove figure che ha in mente, soprattutto perché sono figure che vanno contemplate dal contratto, serve una regolamentazione dei carichi dei lavoro e dei compensi, serve un intervento organico e non a spot. In realtà, oggi, i consigli di classe si prendono cura delle situazioni più complesse. Incontriamoci, parliamo delle idee del nuovo ministro, rendiamole compatibili con i percorsi e partecipiamo ad un nuovo modo di approcciare la scuola in maniera più personalizzata”.
Dello stesso parere lo Snals
Sulla stessa linea di riflessione è Elvira Serafini che guida lo Snals Confsal che ritiene che la figura del docente tutor, nei termini in cui è stato annunciato dal ministro dell’istruzione Valditara, meriti una seria riflessione. “Il contratto vigente considera la funzione docente in maniera unitaria e non c’è traccia alcuna di una funzione tutoriale riservata solo ad una parte dei docenti . Tra l’altro la responsabilità didattica ed educativa appartiene al collegio dei docenti che dovrebbe in totale autonomia procedere alle scelte organizzative più coerenti con i bisogni educativi di studentesse e studenti.
Sul piano pratico i compiti tutoriali sono esercitati come è giusto che sia da tutto il team docente. Anche in questo caso avremmo preferito che il ministero avesse avviato un confronto con le parti sociali prima di imporre dall’alto soluzioni organizzative che rientrano nelle prerogative delle scuole, le quali esercitano la loro funzione in piena autonomia dovendo rispettare solo le norme generali ed principi fondamentali delle norme in materia di istruzione”.
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