Bosco: “La velocità con la quale cambiano le condizioni di chi rappresentiamo impone anche al sindacato un cambio di passo”
Genova – È Ivano Bosco il nuovo Segretario Generale Spi Cgil Genova. Bosco, che mantiene la carica di Segretario Generale Spi Cgil Liguria, prende il posto di Antonio Perziano che lascia l’incarico in quanto raggiunto il termine del mandato. Ad Antonio Perziano va il ringraziamento del Sindacato Pensionati Cgil e di tutta la Cgil per l’impegno e la lunga militanza che lo hanno portato a ricoprire ruoli apicali all’interno dell’Organizzazione e a condurre tante battaglie difficili, tra le quali quella degli ultimi anni sull’amianto che ha coinvolto migliaia di operai genovesi.
La militanza sindacale di Bosco inizia nel 1982 come delegato dell’Ente Bacini. Nel 1990 entra a far parte dell’ufficio vertenze della Filt-Cgil genovese dove alla pratica sindacale sul luogo di lavoro affianca le competenze pratiche della tutela individuale. Nel 1996 entra nella segreteria provinciale della categoria e nel Comitato portuale; dal 2005 viene eletto Segretario Generale della Filt Cgil genovese. Nel luglio 2009 entra nella segreteria della Camera del Lavoro di Genova e nel gennaio 2011 viene eletto Segretario Generale della Camera del Lavoro, incarico che gli viene confermato anche per il secondo mandato al termine del quale assume incarico l’incarico di Segretario Generale della Camere del Lavoro di Reggio Emilia.
Nel 2021 Bosco rientra a Genova per essere eletto Segretario Generale del Sindacato Pensionati della Liguria, categoria che rappresenta il 50 per cento degli iscritti Cgil del territorio regionale.
L’elezione di oggi avviene nell’ambito dell’XI Congresso della categoria provinciale e al termine di un lungo percorso di integrazione che vede i due livelli, provinciale e regionale, andare verso l’unificazione delle funzioni e delle risorse “Credo sia arrivato il tempo di accelerare i processi di integrazione della nostra Organizzazione Sindacale – ha commentato Ivano Bosco a margine dell’elezione – la velocità con la quale cambiano le condizioni di chi rappresentiamo impone anche al sindacato un cambio di passo che risponda in modo più compiuto alle loro necessità perché a differenza di quanto si possa credere le persone che si rivolgono alle nostre strutture e che vedono nella Cgil un punto di riferimento sono in costante aumento”.
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