I Carabinieri lo hanno arrestato stamattina insieme al boss di Cosa Nostra. Era lui a portarlo in macchina alla clinica privata di Palermo per le cure
Palermo – Commerciante di olive, agricoltore di mestiere, e soprattutto incensurato. È il profilo di Giovanni Luppino, l’uomo arrestato stamattina insieme al superlatitante Matteo Messina Denaro. I carabinieri lo hanno sorpreso in un bar a pochi metri dalla clinica La Maddalena, a Palermo. Era lui a fargli da autista e a portarlo in macchina presso la struttura privata per le cure.
Luppino è di Campobello di Mazara, paese vicino a Castelvetrano, la città natale del “siccu”, l’ultimo dei Corleonesi.
Da qualche tempo gestiva, insieme ai figli, un centro per l’ammasso delle olive cultivar Nocellara del Belice proprio alla periferia di Campobello di Mazara, facendo da intermediario tra i produttori e i grossi acquirenti che, in zona, arrivano dalla Campania.
Matteo Messina Denaro “avrà approfittato di Giovanni per il fatto che era incensurato. È sempre stato un grande lavoratore e ha avviato anche i figli in un’azienda agricola dal nome Fratelli Luppino. Non mi spiego perché si è andato a cacciare in questa situazione”.
È la dichiarazione, riportata dalle agenzie, di un conoscente di Giovanni Luppino che ha aggiunto: “Bisogna dire anche che a Campobello di Mazzara è difficile sdradicare l’humus mafioso”.
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