La copertura di Lungomare Canepa, battaglia del Comitato che ha come presidente Silvia Giardella, è in forse
Genova – Il sogno di avere una copertura di Lungomare Canepa che possa mitigare completamente gli effetti del traffico cittadino, sia per l’inquinamento dovuto ai gas di scarico che per quello acustico, è sul viale del tramonto. Sotto la superstrada che attraversa Sampierdarena c’è il mare e una miriade di sottoservizi, impossibili da spostare o ricollocare. I 40 milioni, ma forse non sarebbero stati sufficienti, stanziati con il PNRR, si sono ridotti a una quindicina, per la realizzazione di barriere fonoassorbenti e le eventuali alberature. Quindi niente passeggiata con vista su depositi e container e orti urbani.
Oggi in Sala Rossa tre interrogazioni a risposta immediata da parte dei consiglieri Alessio Bevilacqua (Lega), Monica Russo (Pd) e Ariel Dello Strologo (Genova Civica) che hanno chiesto all’assessore Piciocchi aggiornamenti in merito alla progettualità della copertura di Lungomare Canepa, sui finanziamenti destinati alla realizzazione delle opere di mitigazione e sulle ragioni per cui “l’amministrazione abbia deciso di non procedere con l’opera programmata e annunciata e perché l’ingente importo destinato alla realizzazione dell’opera sia stato dirottato ad un altro intervento in altra zona della città”.
La risposta dell’Assessore Pietro Piciocchi
“È un progetto molto impegnativo su cui stiamo lavorando e valutando anche delle diverse soluzioni, ma sempre nella logica di realizzare una potente opera di mitigazione perché lungomare Canepa ne ha grandemente bisogno e di questo siamo consapevoli. In questa fase sono emerse criticità che non possiamo nascondere e che riguardano i costi: avevamo ipotizzato 40 milioni e siamo ben oltre i 50. Riguardano le interferenze, perché lungomare Canepa vede nel sottosuolo una fitta rete e intreccio di sottoservizi; c’è un problema di altezze, perché di fatto devono transitare trasporti eccezionali e quindi occorre un franco di oltre otto metri. Quindi ci sono degli aspetti critici che dobbiamo valutare con i progettisti e lo faremo nei prossimi giorni per decidere definitivamente cosa fare di quest’opera. Voglio però rassicurare che se dovesse tramontare l’ipotesi della copertura per ragioni tecniche comunque realizzeremo qualcosa di molto importane e anche gradevole esteticamente. Ricordo che il lungomare Canepa lo stiamo rivalutando in un contesto molto più ampio che è quello della grande visione che Renzo Piano ha della città, di questo collegamento, di questo grande parco lineare che di fatto da lungomare Canepa dovrebbe arrivare fino a piazzale Kennedy, al Waterfront di Levante integrando più delegazioni con il denominatore comune del verde”.
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