Firmato un accordo con la procura federale belga: un anno di reclusione effettivo. L’ex eurodeputato ammette di aver versato una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega socialista Marc Tarabella.
È una svolta importante nell’inchiesta sul “Qatargate”: Pier Antonio Panzeri, uno degli ideatori della rete corruttrice operante nelle istituzioni europee ha chiesto di poter beneficiare dello status di “pentito” e in cambio della sua dettagliata confessione, potrà beneficiare di una pena ridotta. Ma le condizioni di questo accordo sono ferree: dovrà fare confessioni circostanziate, credibili e, tra l’altro, dire agli inquirenti chi si è servito dei suoi servigi e chi ha pagato. La prima potenziale vittima di questo capovolgimento, l’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella, oggi accusato dal suo “amico”. Ma seguiranno altri nomi di presunti corrotti, aprendo un vaso di Pandora che fa tremare i partiti.
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