Rinascita Scott, il maxi processo contro i clan del vibonese

L’operazione di Gratteri che continua a far tremare la ‘ndrangheta

Catanzaro – Nasce da un troncone di Rinascita Scott l’operazione di oggi della Dda di Catanzaro che ha acceso i riflettori sui fiumi di denaro riciclati dal clan Bonavota fino in Ungheria.

Il primo blitz di Rinascita Scott scattò il 19 dicembre 2019 e vide complessivamente indagate quasi 400 persone.

Nel troncone del processo celebrato con rito abbreviato sono già arrivate 70 condanne in primo grado. Altri 325 imputati si trovano a giudizio davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.
Sul banco degli imputati ci sono i maggiori clan del Vibonese: Mancuso di Limbadi, Accorinti di Zungri, Bonavota di Sant’Onofrio, Lo Bianco, Pardea, Pugliese e Macrì di Vibo Valentia, Cracolici di Maierato, Bonavena di Pannaconi, Barbieri di Cessaniti.

Fra gli imputati “eccellenti” anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, l’ex consigliere regionale del Pd, Pietro Giamborino, l’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, gli imprenditori Artusa e Ferrante.

Il maxiprocesso potrebbe giungere a sentenza già prima dell’estate. In Tribunale stanno infatti deponendo i testi della difesa, avendo la pubblica accusa – la Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Gratteri – terminato i propri testi.
La requisitoria è prevista per il mese di aprile con l’alternanza dei pm Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Mancuso.

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