GeMUN 2023, dal 23 febbraio a Genova torna l’Onu dei ragazzi

Il GeMUN è la simulazione di una conferenza delle Nazioni Unite e della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), organizzata dal Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda con la partecipazione del Comune di Genova, Regione Liguria, Palazzo Ducale, Università degli Studi di Genova e Camera di Commercio di Genova

Genova –  Domani, giovedì 23 febbraio alle ore 14, a Palazzo Ducale si svolgerà la cerimonia di apertura della ventesima sessione annuale di GeMUN-Genoa Model United Nations Conference a cui interverranno l’assessore alle politiche dell’istruzione Marta Brusoni e la consigliera comunale delegata Barbara Grosso.
La simulazione di una conferenza delle Nazioni Unite e della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) durerà sino a sabato 25 febbraio ed è organizzata dal Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda con la partecipazione del Comune di Genova, Regione Liguria, Palazzo Ducale, Università degli Studi di Genova e Camera di Commercio di Genova.

Come funziona il GeMUN?

Il GeMUN è la simulazione di una conferenza delle Nazioni Unite e della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), organizzata dal Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda con la partecipazione del Comune di Genova, Regione Liguria, Palazzo Ducale, Università degli Studi di Genova e Camera di Commercio di Genova.

Durante le tre giornate della conferenza, che si svolge interamente in lingua inglese, i partecipanti sono chiamati a rappresentare una nazione o un’organizzazione diversa dalla propria, propongono e dibattono resolution da loro ideate, mirate a risolvere le questioni dibattute in ogni comitato, che verranno poi inviate alla sede centrale dell’ONU.

Queste iniziative sono pensate per sviluppare le abilità di dibattito, negoziazione e riflessione critica e servono per conoscere e approfondire i problemi della politica internazionale, imparare a cooperare, guardare il mondo da diverse angolazioni.

Echoes of our times, il tema di quest’anno

A un anno esatto dall’inizio del conflitto russo-ucraino, il tema di quest’anno, Echoes of our times, nasce da un’attenta analisi delle cause e degli effetti dei conflitti attuali e del passato, che riecheggiano nello spazio e nel tempo fino a colpire in modo più o meno diretto milioni di vite in tutto il mondo. Nell’era della globalizzazione, anche un piccolo evento circoscritto geograficamente può creare un effetto domino, una reazione a catena che si amplifica ad ogni passaggio, nel bene o nel male. Proiettati al domani, ci ritroviamo oggi a dover affrontare le conseguenze di eventi del passato, nel tentativo di non lasciare un’eredità troppo pesante alle generazioni a venire.
È un equilibrio precario e difficile da mantenere e la diplomazia e la cooperazione internazionale sono elementi chiave per riuscirci.

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