“Ansaldo: macchinari anni Settanta e zero investimenti, vergogna!”
Sono gravissime le condizioni di S. B. operaio specializzato di Ansaldo Energia rimasto gravemente ferito ieri, è tuttora in coma farmacologico nel reparto di rianimazione del San Martino, mentre lavorava nello stabilimento di Genova su una macchina vecchia di 43 anni.
Dopo lo sciopero immediato di due ore organizzato ieri, questa mattina i colleghi di fabbrica hanno deciso di fermarsi nuovamente e uscire in corteo per chiedere maggior sicurezza. L’incidente sarebbe stato causato da un componente di un macchinario che ha sfondato una paratia e colpito l’operaio in testa.
La Procura ha intanto aperto un’inchiesta e sequestrato sia il macchinario, sia l’area del reparto dove è avvenuto l’incidente. Sulla vicenda, Ansaldo Energia ha espresso “profonda costernazione” e sta seguendo “con grande apprensione l’evolversi del decorso ospedaliero” precisando di avere prodotto “tutta la documentazione richiesta dalla Asl con l’obiettivo di fare immediata e piena luce sull’accaduto”. Dopo un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, i lavoratori hanno deciso di muoversi in corteo fino a piazza Massena.
È in corso stamani un sopralluogo nel reparto coinvolto da parte del pm Giuseppe Longo e dell’aggiunto Francesco Pinto, il magistrato che coordina il pool su sanità e lavoro.
L’Ospedale San Martino ha intanto aggiornato il bollettino sullo stato di salute del lavoratore: “E’ sempre ricoverato presso la Terapia Intensiva al 3 piano del Monoblocco, diretta dal professor Paolo Pelosi. Le sue condizioni restano stabili nella loro gravità. La prognosi è riservata. Allo stato attuale il paziente non necessita di intervento chirurgico”.
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