Piantedosi : “Siamo pronti a nuove norme su rimpatri e ingressi regolari. C’è un’indagine, non mi sottrarrò”
“Sì, è vero, nessuno ha mai dichiarato un evento Sar per questo barcone e quindi non è mai partita un’operazione di ricerca e soccorso. Ricostruiremo tutto, ma mi fa rabbia, come padre di famiglia, come cittadino, pensare che forse qualcosa si poteva fare per salvare quelle persone”.
Lo ha dichiarato il procuratore capo a Crotone Giuseppe Capoccia che per adesso, però, non vede emergere un’ipotesi di reato di omissione di soccorso, anche se afferma che il ruolo di Frontex andrebbe proprio ripensato”. Per Capoccia “sta venendo fuori un sistema smagliato, probabilmente in perfetta buona fede, dove ciascuno fa il suo, ma che alla fine si traduce in un “vado io, vai tu” che può portare a situazioni tragiche come questa. Ricostruiremo punto per punto ogni momento, perchè è nostro dovere dare risposte alle famiglie delle vittime, al Paese.
“Al momento siamo travolti dalle informazioni, ora dopo ora stiamo acquisendo documenti e testimonianze. Non so bene quale sia il mandato di Frontex, chi siano o chi dovrebbero essere i destinatari delle loro informazioni, non so neanche se i mezzi della Guardia di finanza che sono usciti in mare alla ricerca del barcone lo abbiano visto, agganciato con un radar, o non lo abbiano proprio trovato. Tutte risposte che attendo nelle prossime ore”.
Da Frontex è arrivata la segnalazione
Il Procuratore di Crotone Capoccia può dire “con certezza solo che da Frontex sabato sera è arrivata la comunicazione che quell’imbarcazione avvistata a 40 miglia dalle coste calabresi navigava a sei nodi senza problemi, e che da Roma è arrivata la decisione di far uscire i mezzi della Guardia di finanza per un’attività di repressione reati e non di soccorso”. È ancora da accertare tuttavia chi abbia preso la decisione. Tra le persone a bordo “purtroppo nessuno ha chiesto aiuto. La prima telefonata è arrivata alle 4 del mattino al 112 e l’operatore si è attaccato subito al terminale, ha localizzato la richiesta all’altezza di Steccato di Cutro e ha subito fatto partire un’auto. Poi è stata avvisata la Guardia costiera, ma era troppo tardi. La barca era già a cento metri dalla costa, esattamente dove gli scafisti intendevano arrivare nel tentativo di sbarcare i migranti e allontanarsi. Quella secca e’ stata fatale”.
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