Bruzzone: “Ieri sulla linea 34 si è staccato il pedale del freno, non è successo nulla grazie all’autista”
Genova – Manutenzione non sufficiente, strade collinari dove gli autisti sono costretti a manovrare contromano, alcune linee, ormai non solo nelle ore notturne, con problemi di sicurezza per il personale e per i passeggeri che subiscono anche aggressioni. Sono problemi comuni alle grandi città, che tradiscono la decadenza dei nostri tempi. Ma chi lavora su un mezzo pubblico non lo può fare con la preoccupazione di essere aggredito o su un mezzo dove non funziona l’aria condizionata.
“C’è bisogno di aumentare il personale di guida, di aumentare il numero di autobus, soprattutto che siano nuovi, anche termici, così da poter dare l’opportunità ai cittadini di usare i mezzi pubblici e lasciare l’automobile a casa, senza che siano costretti a viaggiare in carri bestiame come succede adesso”.
Ma sono anche altri i problemi del trasporto Pubblico, come ha sottolineato Paolo Bruzzone, Coordinatore provinciale CUB Autoferrotranvieri, che si verificano nei collegamenti extraurbani, dove la rottura di un mezzo comporta un disservizio grave per gli utenti, visto che le partenze sono a cadenza oraria. Sulle linee urbane il problema maggiore è la sicurezza del personale, soprattutto nelle ore notturne.
Ad aggravare questa situazione ci sono anche le norme anti inquinamento, sacrosante, che impediscono alle auto più vecchie di circolare, norme che potrebbero mettere in difficoltà il trasporto pubblico, per troppi anni considerato una spesa e non investimento per la salute dei cittadini. I programmi a lunga scadenza delle amministrazioni non affrontano i bisogni dei lavoratori, che chiedono mezzi nuovi, strade sicure e più personale. Abbiamo ascoltato Paolo Bruzzone, Coordinatore provinciale CUB Autoferrotranvieri, che ha denunciato carenze e bisogni degli autisti di AMT che tutti i giorni cercano di offrire un buon servizio pubblico.
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