Nel pomeriggio una nota di Fincantieri dopo la scoperta di 2000 lavoratori con contratti irregolari
Venezia – “Fincantieri investe la massima attenzione sulla sicurezza e il benessere della sua comunità. Il processo di fornitura è costantemente monitorato da procedure vincolanti in materia di diritti dei dipendenti. I fornitori di primo e secondo livello, infatti, sono tenuti a garantire ai propri lavoratori il corretto trattamento in termini di retribuzione e riconoscimento di tutti i diritti garantiti dalla legge, compresi i contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi, che devono essere correttamente e puntualmente versati”.
Lo afferma una nota di Fincantieri, in merito all’attività ispettiva della Gdf di Venezia che ha portato alla scoperta di quasi 2mila lavoratori con contratti irregolari nei cantieri navali della penisola. Un approfondimento sulle irregolarità fiscali delle ditte appaltatrici nato dall’inchiesta avviata dalla Procura veneziana per caporalato nel 2019, che vede oggi a processo ex dirigenti di Fincantieri, ma nella quale la società triestina è presente come parte lesa, costituitasi tra le parti civili.
“Fincantieri – prosegue la nota – ribadisce il proprio impegno a favore della legalità, come dimostra il Protocollo Quadro Nazionale sottoscritto direttamente con il Ministero dell’Interno nel 2017, e la piena collaborazione con la magistratura e con le forze dell’ordine. Fincantieri, emittente quotato, si riserva quindi eventuali azioni legali e iniziative a tutela anche della propria immagine, perchè – ribadisce l’azienda – adottiamo gli standard più elevati di compliance operativa e normativa, improntando costantemente la nostra azione a principi etici e di massima trasparenza.”
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