Genova, Iftar al Porto Antico: un incontro tra culture e religioni non così lontane tra loro

Presenti, oltre alle autorità religiose musulmane e cattoliche, anche il Sindaco di Genova, Marco Bucci, e l’assessore Lorenza Rosso

Genova – Il Ramadan, il nono mese dell’anno islamico, è uno dei pilastri dell’Islam e uno dei momenti più significativi nella vita dei musulmani, anche se spesso viene spesso definito, in maniera un po’ semplicistica, come il mese in cui i fedeli digiunano.
Il Ramadan è la commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto da parte dell’angelo Gabriele e i musulmani in questo periodo praticano lo “Sawm”, cioè si astengono dall’alba al tramonto dalle cose materiali come il cibo, il fumo, le bevande, allo scopo di avere gioie e nutrimento spirituali.

Ieri pomeriggio, vigilia di Pasqua per i cattolici, molti fedeli musulmani si sono raccolti al Porto Antico per il pasto serale, l’Iftar, che parte dopo il tramonto e che interrompe il digiuno quotidiano. In un contesto festoso che ha visto partecipare moltissime persone, anche non musulmane, questa celebrazione si è trasformata in un rito collettivo che ha fatto incontrare religioni e culture differenti in un momento di coesione sociale che è poi il succo di quello che Genova è sempre stata: un crocevia di persone da mondi differenti che hanno fatto del Centro Storico una cittadella in cui convivono, spesso in pace, popoli differenti.

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