I corpi senza vita di due donne sono stati recuperati la notte scorsa da una motovedetta della Guardia Costiera al largo di Lampedusa
I cadaveri di due donne sono stati recuperati, in acque Sar italiane, dalla motovedetta Cp268 della Guardia costiera. I militari dell’unità di soccorso hanno avvistato le salme dopo che avevano recuperato 62 migranti (tre donne) che viaggiavano su un barchino di 9 metri salpato da Sfax in Tunisia. La scorsa notte i 62 originari di Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Sudan e Togo, oltre alle due salme, sono state sbarcate a molo Favarolo. I cadaveri, riconducibili ai dispersi del naufragio dello scorso 24 aprile – quando si ribaltarono 4 barchini – sono stati portati alla camera mortuaria del cimitero di del cimitero di Cala Pisana.
Quella appena trascorsa per Lampedusa è stata un’altra notte di sbarchi. A partire dalla mezzanotte sono approdati in 402 a bordo di otto barchini. Ieri gli approdi sono stati 20 per un totale di oltre 740 persone. Sugli ultimi natanti viaggiavano gruppi compresi tra i 20 e i 62 migranti. Situazione di grande emergenza all’hotspot di contrada Imbriacola – ieri al centro di una visita lampo del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del commissario per l’emergenza migranti, Valerio Valenti – dove ci sono più di 2.800 presenze a fronte di una capienza di 400 posti circa.
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