Un’idea nata nel laboratorio di Made in Italy del Duchessa di Galliera per l’ottava edizione della competizione “Crea il tuo abito”, che sarà presentata in conferenza stampa il 22 maggio nell’Aula Magna della scuola genovese
Genova – L’82% dei giovani italiani è a rischio dipendenza da smartphone. Lo dice l’ultimo rapporto Eures che sottolinea anche come, tra le motivazioni di un uso eccessivo del cellulare, i giovani spieghino che la prima ragione è quella di “combattere la noia”, seguita dall’idea di sentirsi parte di un gruppo e di essere accettati dagli altri.
Partendo da qui, le insegnanti del laboratorio di moda dell’Istituto Duchessa di Galliera di Genova, Gloria Lerso e Tiziana Tassara, hanno pensato a un modo per dimostrare agli adolescenti che “spegnere il cellulare e accendere la fantasia” si può. Anche attraverso un concorso di fashion design.
“Spegni il cellulare e accendi la fantasia”
L’occasione per mettere in atto questa strategia educativa e allontanare gli occhi dei ragazzi dallo schermo si è presentata con l’ottavo appuntamento di “Crea il tuo abito”, una competizione che, oltre alla valorizzazione del lavoro sartoriale artigianale tipico del Made in Italy, è pensata per mettere in contatto scuole di diverso ordine e grado come il Duchessa di Galliera e la scuola media dell’Istituto Comprensivo Rapallo, che ha partecipato a tutte le sue edizioni.
Una rete di contatti, insomma, ampliata dalla collaborazione degli alunni dell’I.T.T.L. Nautico San Giorgio, dell’Accademia Navale e dell’I.I.S. Vittorio Emanuele, che spinge gli adolescenti a vivere di più le proprie relazioni nel presente, senza estraniarsi sui social alla ricerca costante dell’approvazione del gruppo.
Il concorso, che quest’anno si intitola “Spegni il cellulare e accendi la fantasia”, è “un progetto di vecchia data, ideato dalla nostra scuola e ormai consolidato, che unisce due territori liguri, Genova e Rapallo, dando la possibilità agli studenti della scuola media inferiore di entrare in contatto con un futuro mondo lavorativo estremamente interessante e radicato nella nostra tradizione: il Made in Italy”.
Lo spiega la Direttrice didattica del Duchessa, Orietta Perasso, che poi precisa che si tratta di un percorso iniziato per andare incontro alle esigenze dei ragazzi di III media che devono scegliere la scuola superiore. Un percorso che dopo otto anni continua ad avere un grande successo e che non ha altri esempi così significativi nella nostra regione.
Per questo, e per il suo valore didattico, il progetto ottiene ogni anno il patrocinio dei comuni di Genova e di Rapallo.
I bozzetti che hanno vinto
C’è grande segretezza sui materiali e le stoffe scelte dai bozzetti che hanno vinto questa edizione di “Crea il tuo abito”. Tutto sparisce dai tavoli appena si attraversa la porta del laboratorio di Corso Mentana dove le classi delle professoresse Lerso e Tassara stanno lavorando alla realizzazione dei vestiti. E così dobbiamo accontentarci di sapere che le creazioni sono ispirate alle principesse Disney, ripensate in un look contemporaneo.
Quello che non si può nascondere, invece, è l’entusiasmo di studenti e professori.
Perché, dopo tanto impegno, questi disegni realizzati sulla carta dai giovani stilisti in erba diventeranno realtà con una sfilata organizzata nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, i cui dettagli saranno svelati il 22 maggio alle 11, durante la conferenza stampa organizzata nell’Aula Magna dell’Istituto Duchessa di Galliera.
Una cosa però ce la possono dire e sono i nomi dei vincitori. Per la scuola genovese si tratta di Awa Diop (classe IV O) e Rita Rughetti (classe IV M), mentre per l’Istituto Comprensivo Rapallo sono Selma Battaglia (III H) e Oleksander Sasha Churilov (III A), primi classificati a pari merito. Un premio per la particolare tecnica di espressione è andato anche a Stella Mascaro della III C di Rapallo.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.