Sinan Ogan è considerato l’ago della bilancia al secondo turno delle presidenziali in programma domenica prossima
Istanbul – Sinan Ogan, considerato l’ago della bilancia al secondo turno delle elezioni presidenziali turche in programma domenica prossima, ha sciolto il dilemma dichiarando oggi che sosterrà il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.
Le proposte della coalizione nazionale (che si oppone a Erdoğan n.d.r.) non ci hanno convinto, invito i miei sostenitori a votare per il presidente Erdoğan”, ha detto Ogan oggi. Le sue parole sembrano spianare la strada verso la riconferma del presidente in carica, tuttavia la coalizione che sosteneva il candidato ultranazionalista, terzo incomodo nella corsa alla presidenza, sembra essersi spaccata sulla decisione di Ogan. I due principali partiti che lo hanno sostenuto, garantendogli la metà dei voti ottenuti, sono piuttosto orientati a sostenere il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu. La stessa decisione di Ogan è arrivata un po’ a sorpresa: dopo averlo incontrato, il presidente uscente aveva infatti dichiarato appena due giorni fa che “non si sarebbe piegato alle sue condizioni”.
Al contrario lo sfidante e leader dell’opposizione Kilicdaroglu ha fatto una corte serrata al candidato ultranazionalista, definendo “costruttivi” gli incontri avuti e utilizzando negli ultimi giorni una retorica nazionalista e anti migranti, in linea con quella usata da Ogan in campagna elettorale.
La decisione comunicata oggi di certo avvantaggia il presidente in carica, che aveva ottenuto lo scorso 14 maggio circa 2.5 milioni di preferenze in più (49.4%) rispetto Kilicdaroglu (44.9%). Proprio la presenza di Ogan, con il 5.2% delle preferenze e circa 2.8 milioni di voti, ha reso necessario un secondo turno.
L’indicazione di oggi non garantisce al presidente uscente l’intero pacchetto di voti ottenuto da Ogan al primo turno. Pochi minuti prima dell’endorsement era infatti arrivato un comunicato di uno dei due partiti che lo aveva sostenuto al primo turno, il partito della Giustizia, in cui annunciava che avrebbe sostenuto lo sfidante Kilicdaroglu. Pochi minuti dopo anche Umit Ozdag, leader del partito Zafer che a Ogan ha portato poco meno della metà dei voti, ha dichiarato di non sentirsi vincolato in alcuna maniera alle sue parole.
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